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5° tappa: da Fanano a Sestola, che colpo per Juan Ayuso (Colpack Ballan): vince la tappa e torna in Maglia Rosa Enel | Giro d’Italia Giovani Under 23

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Pronto riscatto per Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan) al Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel. Nella quinta tappa in Emilia-Romagna, da Fanano a Sestola, lo spagnolo ha conquistato il secondo successo personale in questa edizione della più ambita corsa a tappe al mondo per ciclisti Under 23, tornando a vestire la Maglia Rosa Enel con un importante vantaggio.

Era deluso ieri, dopo il problema tecnico che lo aveva rallentato nella cronometro Sorbolo Mezzani-Guastalla; ma sul traguardo di Sestola, che già aveva ospitato il Giro Giovani nel 2018 con il successo dell’austriaco Wildauer, ha inflitto distacchi importanti a tutti gli avversari, a partire da Tobias Johannessen (Uno-X Dare Development Team) e Ben Healy (Trinity Racing), gli ultimi a cedere ma arrivati a 1’04”. Nono il primo italiano nell’ordine d’arrivo, il lucano Alessandro Verre (Team Colpack Ballan), giunto sul traguardo con 1’52” di distacco da Ayuso.

Per lo spagnolo del Team Colpack una collezione di maglie, avendo conquistato a Sestola, oltre alla Maglia Rosa Enel (generale), anche la Maglia Rossa Work Service Group (a punti), la Maglia Bianca Chiesi for Aido (giovani) e la Maglia Combinata ENIT. Il titolare della Maglia Blu GLS (intergiro) è Andrea Mifsud (Swiss Racing Academy), della Maglia Verde Capitelli è Michael Belleri (Biesse Arvedi).

LA QUINTA TAPPA, FANANO – SESTOLA (lunedì 7 giugno)

Tappa molto impegnativa; i primi 50 chilometri sono semplici, per buona parte in leggera discesa, fino a quando a Osteria Vecchia si comincia a salire verso il gpm di 2° categoria di Sant’Antonio di Pavullo. Da lì in avanti è un continuo susseguirsi di salita e discesa, senza spazio per il recupero; dopo l’intergiro di Mocogno si sale verso Lama Mocogno, poi discesa fino a Ponte del Prugneto: qui mancano 25 chilometri molto impegnativi fino al traguardo. Due i gpm di 1° categoria nel finale: Poggioraso (-13 km al traguardo) e Colle Passerino, a 2 km dalla fine. Sestola, sede di arrivo recentemente del Giro d’Italia 2021, ha già ospitato anche un arrivo di tappa del Giro d’Italia Giovani, nel 2018: a vincere in solitaria fu l’austriaco Markus Wildauer.

LA CRONACA DELLA QUINTA TAPPA

Andatura subito molto sostenuta, la prima azione di giornata prende vita dopo oltre 45 km di gara: a comporre il drappello di otto attaccanti sono Nicolò Buratti, Gabriele Petrelli (CT Friuli), Federico Guzzo (Zalf Euromobil Fior), Harrison Wood (SEG Racing Academy), Nikita Martynov (Gazprom-Rusvelo), Davide Bauce (Gallina Ecotek Colosio), Nicholas Agostini (General Store), Samuele Zambelli (Iseo Rime Carnovali). A questi si aggiungono altri atleti, fino a formare un gruppo di circa 20 unità, mentre viene superato il gran premio della montagna di Sant’Antonio di Pavullo che vede transitare per primo Michele Gazzoli (Team Colpack Ballan) seguito da Guzzo, Baldaccini e Pietrobon.

Situazione che cambia in diverse occasioni e con rapidità lungo il percorso, complice anche il maltempo che non dà tregua ai corridori, fino alla resa dei conti sul Passo di Poggioraso, su cui transita per primo Ben Healy (Trinity Racing), con il gruppo dei migliori ormai all’inseguimento.

Salendo verso Colle Passerino e Sestola, accelera Ayuso Pesquera (Colpack Ballan) che mette tutti alle corde e, a 5 km dall’arrivo, stacca anche Tobias Johannessen (Uno-X Dare Development Team), l’unico a resistere al suo forcing fino a quel momento. Ayuso si invola in solitaria verso il traguardo, mentre Johannessen raggiunge Healy sul traguardo per andare a completare il podio di tappa a 1’04”.

ORDINE D’ARRIVO

1. Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan) 142,5 km in 3h32’33” alla media di 40,225 km/h

2. Tobias Johannessen (Uno-X Dare Development Team) a 1’04”

3. Ben Healy (Trinity Racing) s.t.

4. Thomas Gloag (Trinity Racing) a 1’21”

5. Henri Vandenabeele (Development Team DSM) s.t.

6. Anders Johannessen (Uno-X Dare Development Team) s.t.

7. Asbjorn Hellemose (VC Mendrisio) s.t.

8. Yannis Voisard (Swiss Racing Academy) a 1’35”

9. Alessandro Verre (Team Colpack Ballan) a 1’52”

10. Reuben Thompson (Groupama-FDJ) a 2’18”

CLASSIFICA GENERALE

1. Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)

2. Tobias Johannessen (Uno-X Dare Development Team) a 1’35”

3. Henri Vandenabeele (Development Team DSM) a 2’22”

4. Thomas Gloag (Trinity Racing) a 2’23”

5. Alessandro Verre (Team Colpack Ballan) a 2’31”

6. Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal U23) a 2’43”

7. Ben Healy (Trinity Racing)  a 2’44”

8. Ben Turner (Trinity Racing) a 2’45”

9. Asbjorn Hellemose (VC Mendrisio) a 2’47”

10. Filippo Baroncini (Team Colpack Ballan) a 2’48”

LE MAGLIE DI LEADER DELLE CLASSIFICHE:

Maglia Rosa Enel: Leader della classifica generale: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)

Maglia Rossa Work Service Group: Leader della classifica a punti: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan); la indossa Andrea Cantoni (#inEmiliaRomagna Cycling Team)

Maglia Verde Capitelli: Leader della classifica dei Gran premi della Montagna: Michael Belleri (Biesse Arvedi)

Maglia Blu GLS: Leader della classifica Intergiro: Andréa Mifsud (Swiss Racing Academy)

Maglia Bianca Chiesi for AIDO: Leader della classifica dei giovani: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan); la indossa Thomas Gloag (Trinity Racing)

Maglia Combinata ENIT: Leader della graduatoria che tiene conto delle classifiche generale, a punti e Gpm: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan); la indossa Riccardo Bobbo (Work Service Dynatek Vega)

Martedì 8 giugno 2021, sesta tappa: Bonferraro di Sorgà – San Pellegrino Terme

Tappa lunga, la più lunga di tutto il Giro d’Italia Giovani Under 23. Il via in Veneto da Bonferraro di Sorgà, dallo stabilimento Alé Cycling, sede di partenza anche al Giro Giovani del 2020. I primi 144 chilometri sono completamenti pianeggianti, poi a Nembro si inizia a salire per il Selvino, gran premio di montagna di seconda categoria. La salita misura circa 10 km, con una pendenza media di poco inferiore al 6%, con punta massima al 7% al km 4, da dove inizia una serie di tornanti, 12, che caratterizzano la scalata. Giunti al gpm, mancano 20 km al traguardo: si scende subito, con una discesa abbastanza tecnica e veloce, per 16 km, per andare ad affrontare gli ultimi 4 km pianeggianti che portano gli atleti fino al traguardo di San Pellegrino Terme, in Lombardia.

Com. Stam.

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