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36° Anniversario dell’eccidio del Gen.C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa. ”3^ Edizione della Festa dell’Onestà”

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Palermo: oggi 3 settembre ricorre il 36° anniversario del barbaro agguato in cui persero la vita il Prefetto Carlo Alberto dalla CHIESA, la consorte Emanuela SETTI CARRARO e l’Agente della Polizia di Stato Domenico RUSSO.

In via Isidoro Carini, sul luogo dell’eccidio, sono state deposte delle corone d’alloro alla memoria, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Giovanni NISTRI, dei familiari delle vittime e delle più alte cariche civili e militari.

Le Autorità hanno poi presenziato all’interno del Comando Legione Carabinieri Sicilia alla celebrazione eucaristica, officiata dall’Arcivescovo di Palermo Monsignor Corrado LOREFICE nella Chiesa di San Giacomo dei Militari.

A seguire è stata proiettato un breve filmato sul Gen. C.A. Carlo Alberto dalla CHIESA e la commemorazione con l’intervento del PREFETTO di Palermo dott.ssa Antonella DE MIRO, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Giovanni NISTRI e del Sottosegretario agli Interni  Stefano CANDIANI.

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri ha sottolineato che il Gen. C.A. dalla CHIESA come Ufficiale dei Carabinieri prima, come PREFETTO dopo, ha impostato la sua vita nel cercare di dare “l’esempio agli altri“: “…in quella A112 martoriata dai colpi c’era la forza di un esempio, l’esempio di uno Stato e del suo grande servitore che nella vita, come recita la motivazione della medaglia d’Oro,  ha sempre dato un eccelso senso del dovere alle sue azioni.

Ma non vi era solo l’esempio di un vertice eccelso dell’Amministrazione, ma anche l’esempio, umile, silenzioso, fedele di un suo collaboratore, l’Agente Domenico Russo che, certamente quando lo accompagnava ben sapeva i rischi che correva e ciò nonostante ha continuato in questa sua azione, dimostrando come lo Stato debba essere un insieme coeso, perché insieme si può fare molto, come insegnava il Gen. C.A. dalla CHIESA. Ma infine in quella macchina, c’è un ulteriore esempio di sacrificio, che questa volta non viene dallo Stato, bensì dalla famiglia, della dedizione di una moglie, di una sposa che, per quei tempi ha saputo, anche, sfidare delle convenzioni e che, comunque, fino all’ultimo è stata a fianco del proprio marito.

Quel 3 settembre 1982, la violenza cieca, proterva, è stata sconfitta da un esempio.”

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri ha concluso riprendendo le parole di S. Ignazio di Antiochia, “si educa con quello che si dice, ancor di più, con quello che si fa’, ma molto di più con quello che si è”.

In concomitanza con le manifestazioni commemorative ed alla presenza dei vertici militari e civili è stato deposto,  in corso Vittorio Emanuele, un mazzo di fiori sulla lapide in onore del Gen. C.A. dalla CHIESA riportante la frase ”Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”.

Ed ancora questo pomeriggio alle ore 16:50, in Corleone (Pa), presso il complesso monumentale Sant’Agostino, si terrà :

– l’intitolazione della sala convegni al Gen. C.A. Carlo Alberto dalla CHIESA;

– il terzo convegno di approfondimento “Carlo Alberto dalla Chiesa: la lotta dell’arma alla mafia. La prima esperienza in Sicilia.”

– una mostra fotografica riferita in particolare agli anni in cui il Gen. C.A. dalla CHIESA ha prestato servizio a Corleone.

Infine alle  ore 21:00 in Palermo, via Vittorio Emanuele, momento di preghiera e di silenzio presso la stele dedicata al Gen. C.A. Carlo Alberto dalla CHIESA.

 

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