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La Polizia di Stato arresta un gruppo di spacciatori di droga a Monza (Video)

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La Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha arrestato tre uomini ed una donna per spaccio di sostanze stupefacenti a Monza.

Il 7 Settembre u.s., gli agenti del Commissariato di P.S. Monza della Questura di Milano che ha condotto l’indagine, con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano, del Commissariato di P.S. Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo e della Squadra Cinofili, ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Monza che ha disposto la custodia cautelare in carcere a carico di M.A, D.A., R.F e la misura degli arresti domiciliari per P.I.

Nei primi giorni dell’ottobre 2016, fu arrestato C.A.V., italiano di 45 anni, trovato in possesso dagli agenti della Squadra Mobile di Milano di circa 1,5 chili di cocaina nascosta all’interno di un box di Seregno.Pochi giorni dopo, l’uomo, ancora detenuto presso la Casa Circondariale di Monza, si toglieva la vita. L’attività di indagine, già iniziata all’indomani dell’arresto, condotta dai poliziotti del Commissariato di P.S. Monza, ha subito una repentina accelerazione che consentiva di ipotizzare che alla base dell’insano gesto ci fossero le pressioni, affinchè non rivelasse nulla agli inquirenti, esercitate su di lui dal vero proprietario della droga, che in origine ammontava a 4/5 chili. Costui è stato identificato: si tratta di M.A., italiano di origini calabresi, di 33 anni, residente a Senago, che già in passato si era servito di un altro complice per l’occultamento di ingenti quantitativi di droga in un box a lui non direttamente riconducibile. Infatti un episodio analogo risale al maggio del 2016 quando gli agenti del Commissariato di P.S. Garibaldi Venezia hanno arrestato C.M di 31 anni, anch’egli italiano di origini calabresi residente a Senago, trovato in possesso di 1 chili di cocaina e 2 chili di hashish riconducibili a M.A.. L’attività investigativa ha permesso quindi ai poliziotti del Commissariato di P.S. Monza di identificare altri soggetti ai quali M.A., che si ritiene sia il capofila di un gruppo di spacciatori, ha venduto quantitativi rilevanti di cocaina destinati ad ulteriore spaccio di droga. Al livello più alto dei suoi clienti  vi è C.A., italiano, di 26 anni, residente a Nova Milanese, arrestato nel corso dell’indagine con 250 grammi di cocaina e R.F. italiano, di 24 anni, residente a Cinisello Balsamo, complici tra di loro e per questo definiti in linguaggio criptico i ragazzi. Ad un livello inferiore, D.N. italiano, di 41 anni, residente a Seveso e P.I. italiana di 34 anni, residente a Paderno Dugnano, fidanzata e complice nello spaccio al dettaglio del C.A.V. In totale il numero degli indagati ammonta a 18 soggetti, tutti italiani residenti nei Comuni di Senago, Paderno Dugnano, Meda, Muggiò, Zelo Buon Persico (LO), Caronno Pertusella, Nova Milanese, Pozzuolo Martesana, Vedano al Lambro, Seregno, ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e truffa ai danni dello Stato.  La complessa attività d’indagine legata a tale esecuzione ha consentito di acquisire a loro carico ulteriori elementi probatori. R.F., infatti, è stato trovato in possesso di 41 dosi di cocaina, già pronte per essere cedute. La conferma del ruolo apicale di M.A. è giunta dalla perquisizione della sua abitazione. Nascosti in soffitta all’interno di due comuni  zaini, sono stati sequestrati ben 163.695 euro in contanti, frutto della sua lucrosa attività di spaccio di droga all’ingrosso  ed equivalenti ad almeno 8 mila dosi vendute al dettaglio e complessivi 2 chili di cocaina, al netto del taglio, 10 grammi di cocaina, una pistola semiautomatica cal. 9 con relativo munizionamento risultata parte di un lotto di armi rubate in un’abitazione del Monferrato all’inizio di agosto c.a. ed alcuni orologi Rolex su cui sono in corso accertamenti. Nascosta invece all’interno di un calcio balilla in giardino, è stata trovata una pistola scacciacani priva di tappo rosso. Nella casa infine, dietro la stufa a pellet in soggiorno, i poliziotti hanno scoperto una nicchia, ricavata nella decorazione a mattoncini della parete, evidente nascondiglio per la droga o per le armi. Un vero e proprio bunker sorvegliato all’esterno anche da telecamere piazzate su tutto il perimetro della villetta, collegato ad un sistema di videosorveglianza posto all’ingresso dell’abitazione.

 

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