Apertura

“Ho pagato le persone per farlo fuori” Minaccia di uccidere il compagno della sua ex. La Polizia arresta stalker

• Bookmarks: 9


Minaccia di uccidere il compagno della sua ex. La Polizia di Stato arresta stalker. Ho pagato le persone per farlo fuori, due colpi in testa e salgo sull’aereo, tu devi lasciare questo qua il primo novembre ti farò una sorpresa questo qua fa una brutta fine, lo lascio come uno straccio

Quelle sopra riportate sono solo alcune delle minacce che un trentaseienne egiziano (G.A.M), già ammonito dal Questore di Milano per atti persecutori nei confronti della sua ex, ha rivolto nuovamente alla donna ed al suo nuovo compagno. L’uomo, nel pomeriggio dell’8 novembre è stato tratto in arresto dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano  in esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Brescia, nella quale si sottolinea tra l’altro come l’uomo dimostri assoluta mancanza di autocontrollo e insofferenza al rispetto dei precetti legali. L’egiziano, privo di precedenti penali e con una regolare occupazione a Milano, nel corso dei mesi ha reso un incubo la vita della sua ex compagna, una donna italiana, tempestandola di telefonate, di messaggi, di regali indesiderati, ed appostandosi in più occasioni nei pressi della sua abitazione, non essendosi mai rassegnato alla fine della loro storia. Nei messaggi, inoltre, erano presenti numerose e gravi minacce verso il compagno della donna che, prostrata dalla situazione, aveva mutato le proprie abitudini di vita, cercando ospitalità da diverse amiche e vivendo come un  incubo le continue pressioni dell’uomo. L’esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere è il culmine di una complessa attività info-investigativa posta in essere dall’Ufficio Stalking, Maltrattamenti e Minori della Divisione Anticrimine. G.A.M. infatti, nel mese di Ottobre, a seguito della richiesta presentata dalla vittima, era già stato ammonito dal Questore di Milano a cessare ogni comportamento persecutorio, tenendo una condotta conforme alla legge. I poliziotti della Divisione Anticrimine, ricevuta la richiesta di aiuto della donna, avevano sin da subito svolto le indagini acquisendo i messaggi, le telefonate, le testimonianze di persone a lei vicine e predisponendo la celere emissione del provvedimento del Questore.  In attuazione del protocollo Zeus, finalizzato alla rieducazione degli autori di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, l’uomo era stato inoltre inviato dal Questore a svolgere una serie di incontri al CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione), affinchè  comprendesse il disvalore dei suoi comportamenti e potesse finalmente voltare pagina. Nonostante siano stati messi in campo dalla Polizia di Stato tutti gli strumenti finalizzati alla prevenzione di episodi violenti tuttavia, l’uomo non ha mai realmente mutato atteggiamento ed ha anzi dimostrato una pericolosissima persistenza nei suoi intenti persecutori. Dopo pochi giorni dalla notifica dell’ammonimento infatti, lo stesso aveva ricontattato la vittima con atteggiamento di sfida, affermando di non avere alcuna intenzione di rassegnarsi, incurante del richiamo della Polizia. Il personale specializzato della Divisione Anticrimine tuttavia, anche dopo l’emissione del provvedimento, ha mantenuto un contatto costante e quotidiano con la donna la quale, seppure in uno stato di costante angoscia, ha avuto la capacità di riferire lucidamente cosa stava accadendo. Preso atto dell’intenzione dell’uomo di proseguire nella sua condotta, anche con un inasprimento dei toni delle minacce, l’unica scelta possibile è stata quella di intraprendere la strada del procedimento penale: sono state svolte ulteriori indagini, acquisendo i tabulati telefonici, i messaggi inviati e le ulteriori testimonianze, delineando un quadro inequivocabile dell’accaduto e mettendo così l’Autorità Giudiziaria nella condizione di disporre la custodia cautelare in carcere un’ora dopo la ricezione del provvedimento. L’uomo, terminati gli accertamenti di rito, è stato condotto al carcere di San Vittore dove risponderà al Giudice del reato di atti persecutori.Questo caso esemplifica l’operato quotidiano dell’Ufficio Stalking, Maltrattamenti e Minori della Divisione Anticrimine, sia dal punto di vista della prevenzione degli episodi di violenza (sono stati emessi nell’anno 2018 ben 86 Ammonimenti del Questore per atti persecutori) che di quello della repressione; entrambi gli ambiti necessitano il costante contatto con le vittime a rischio, alle quali viene sempre garantita la vicinanza degli operatori in tutte le delicate fasi del procedimento. Da Gennaio a Settembre 2018, a confronto con lo stesso periodo dell’anno 2017, nella provincia di Milano (e Monza Brianza) il delitto di atti persecutori (art. 612 bis codice penale) ha avuto una contrazione del -11%, passando dai 703 casi del primo periodo ai 626 del secondo.

9 recommended
comments icon0 comments
KKKKK
0 notes
329 views
bookmark icon

Write a comment...

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com