Ha fatto la voce grossa contro la “tigre asiatica”, ma quando si tratta del suo portafogli non va troppo per il sottile. Cade una nuova tegola sulla testa del presidente Usa Donald Trump a pochi giorni dalle elezioni.
Il New York Times ha scoperto un conto in banca intestato ad una delle società di famiglia, la Trump International Hotels Management, aperto presso una banca in Cina. Non solo, ma si è pure appurato che dal 2013 al 2015 Trump ha pagato al “dragone asiatico” tasse per quasi 200 mila dollari, mentre in patria il presidente avrebbe versato solo pochi spiccioli. E’ questo l’ennesimo, nuovo colpo nei confronti del presidente americano a pochi giorni dal voto, acuendo così le difficoltà in cui si trova, mentre i sondaggi danno sempre più in vantaggio lo sfidante dem Joe Biden.
Ciro Cardinale
CS