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Si è chiusa ieri la VI edizione del Festival delle Letterature Migranti

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Festival delle Letterature Migranti, si è conclusa ieri la VI edizione. Tutti gli incontri e le produzioni del Festival resteranno a disposizione sul sito e proposte alle scuole di tutta Italia. Il direttore artistico Davide Camarrone: “Un’oasi di riflessione che resterà attiva anche nei mesi a seguire e da cui ripartire insieme ai tanti che si sono affiancati ad FLM”

Palermo, 26 ottobre 2020. Si è concluso ieri a Palazzo Branciforte, cuore pulsante di questa VI edizione, il Festival delle Letterature Migranti. Un’edizione pensata fin dallo scorso mese di aprile in forma ibrida e rimodulata in forma totalmente online dopo l’acuirsi delle restrizioni per la pandemia e  ricca come non mai di contributi internazionali – da Abraham B. Yehoshua a Kader Abdolah,  Dror Mishani, Sahar Mustafah, Suad Amiry, Oliver Van Beemen, Veit Heinechen – e di nomi di primo piano della cultura italiana – da  Giorgio Fontana a Franco Forte, Giulio Guidorizzi, Domenico Quirico, Ruska Jorjoliani, Igiaba Scego, Pietro Folena, Marco Aime, Pietro Leveratto – che continuerà a “vivere” e produrre nuove riflessioni fino alla prossima edizione. Tutti gli interventi, infatti, resteranno disponibili sul sito www.festivaletteraturemigranti.it oltre che sul canale YouTube e saranno riproposti in forma ridotta e innovativa, come contributi su temi e questioni specifiche, anche sui social, insieme alle produzioni inedite realizzate per “Oasi e deserti”: dalla conversazione con Abraham B. Yehoshua al video “Presente prossimo venturo” che indaga sul futuro del teatro, a cura di Giuseppe Cutino, ai video “Disegni Maledetti” e “Generazione Spontanea” della sezione Arti visive curata da Agata Polizzi in collaborazione con la Fondazione Merz, in cui Francesco De Grandi e Michele Guido raccontano le loro produzioni durante il lockdown, e, per finire, al Juke box “Elettronica” realizzato all’interno della sezione Musica diretta da Dario Oliveri e che raccoglie 24 brani inediti che vanno dall’elettronica alla musica di intrattenimento, prodotti da 12 musicisti tra cui Marco Betta, Gianni Gebbia, Pietro Leveratto, Giulia Tagliavia. Non solo: gli incontri resteranno materia viva e saranno riproposti agli studenti delle scuole di tutta Italia che ne faranno richiesta. 

“Abbiamo pensato a un programma che ci permettesse di analizzare la portata dirompente della pandemia sui processi culturali e sociali in corso e di cercare insieme chiavi interpretative e vie di fuga e nuove formule comunicative. Ci siamo trovati dentro una nuova accelerazione digitale e tutto ciò ha reso il Festival ancora più prezioso – dice il direttore artistico Davide Camarrone -, un’oasi di riflessione attiva anche nei mesi a seguire e dalla quale ripartire insieme ai tanti che si sono affiancati ad FLM in quest’edizione. Palazzo Branciforte si è rivelato il luogo più adatto ad una modalità up to date, contemporanea, che nei prossimi mesi affineremo insieme ai nostri partner e alla squadra che da anni lavora ad FLM ”.

Il festival, che per il terzo anno consecutivo è stato insignito della Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica riservata alle manifestazioni di elevato valore culturale, è stato trasmesso online sul sito del Festival e fatto rimbalzare sui social e le pagine di FLM e di tanti partner che si riconoscono nei temi e nei valori della rassegna e che si sono aggiunti di giorno in giorno: da Repubblica Palermo che ha scelto di trasmettere tutte le dirette, alle librerie di Palermo e provincia aderenti Ali Confcommercio, all’Arci Sicilia, all’Arci Palermo, al Salotto della Resilienza creativa a Roma, all’Università di Palermo, a Libera Palermo, all’Ersu, al Centro Tau, al Laboratorio Zen, Église, Comitato per la promozione dell’arte “Preziosa Pantelleria” e a tanti altri soggetti e alle classi di numerose scuole della città.  Tra i partner anche il CSC, Centro sperimentale di Cinematografia, protagonista all’interno della sezione Audiovisivi del Festival a cura di Andrea Inzerillo, in cui è stato presentato in anteprima il progetto del film collettivo “Narrazione Collettiva Lockdown CSC”.

Tante oasi che rappresentano la conquista più grande di un Festival che a partire dal 2015 promuove e diffondel’incontro tra culture, adottando le migrazioni -narrative, geografiche, fisiche – comecriterio interpretativo del contemporaneo in una città, Palermo, tradizionalmente aperta a costanti fenomeni di métissage e di incontro.

l Fe­sti­val del­le Let­te­ra­tu­re Mi­gran­ti (FLM) è pro­mos­so dal­l’as­so­cia­zio­ne Fe­sti­val del­le Let­te­ra­tu­re mi­gran­ti per la casa del­le Let­te­ra­tu­re d’in­te­sa con l’am­mi­ni­stra­zio­ne co­mu­na­le e la Con­sul­ta alle Cul­tu­re di Pa­ler­mo in col­la­bo­ra­zio­ne con Fon­da­zio­ne Une­sco, Fon­da­zio­ne Si­ci­lia, Uni­ver­si­tà de­gli stu­di Pa­ler­mo, Fon­da­zio­ne Fe­de­ri­co II, Ars – As­sem­blea re­gio­na­le si­ci­lia­na, As­ses­so­ra­to Tu­ri­smo sport e spet­ta­co­lo, Ersu, Di­par­ti­men­to di Scien­ze Uma­ni­sti­che, Fon­da­zio­ne Merz, Stra­de – sin­da­ca­to dei tra­dut­to­ri edi­to­ria­li, Coop al­len­za 3.0,  Scuo­la Hol­den, Fon­da­zio­ne But­tit­ta, Tea­tro Bion­do, Csc – cen­tro spe­ri­men­ta­le di ci­ne­ma­to­gra­fia, Con­ser­va­to­rio Ales­san­dro Scar­lat­ti, Arci, Ali Pa­ler­mo, Cidi, Tea­tro Mas­si­mo, Li­be­ra, e nu­me­ro­se al­tre isti­tu­zio­ni pub­bli­che e pri­va­te.   

Programma completo su www.festivaletteraturemigranti.it

Com. Stam.

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