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Sabrina Figuccia: “Scuola Villa Gallidoro, che fine hanno fatto i soldi della Regione?”

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“Che fine hanno fatto gli 800 mila euro stanziati nel 2017 dalla Regione per la manutenzione straordinaria della scuola media “Garibaldi” che si trova a Villa Gallidoro?

Perché non sono stati spesi, con la conseguenza che è crollato il soffitto della sala professori? Deve scapparci per forza il morto prima che il Comune intervenga?”

Sono alcuni dei quesiti che Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo e cofondatrice del movimento “Cambiamo la Sicilia”, ha posto al sindaco Orlando in un’interrogazione urgente presentata stamattina, insieme con la richiesta di accesso agli atti per conoscere dettagliatamente le prescrizioni dei vigili del fuoco e i rischi riscontrati dagli stessi per la collettività scolastica.

Lo scorso 5 novembre, è crollato il soffitto della sala professori della scuola media Garibaldi. Subito dopo lo sgombero delle macerie, i vigili del fuoco hanno inibito l’uso della sala professori che di alcuni locali adiacenti. Da allora in poi, il silenzio e l’inerzia più assoluti da Palazzo delle Aquile. L’unico segno di vita, si fa per dire, da un altro palazzo istituzionale, quello della Regione, che avrebbe stanziato tre anni fa 800 mila euro per sistemare Villa Gallidoro, bellissimo gioiello liberty che è la sede della media Garibaldi.

Ebbene, questi fondi, se fossero stati utilizzati, avrebbero quasi sicuramente evitato il crollo del soffitto, azzerando i rischi per l’incolumità di professori e studenti.

Purtroppo, però, ancora una volta l’amministrazione Orlando ha dato l’ennesima dimostrazione di immobilismo, se non addirittura di incapacità.

Per cercare di capire cosa sia effettivamente accaduto, stamattina ho chiesto ad Orlando se questi fondi regionali siano arrivati, e se sì, perché non siano stati utilizzati; perché un sito importante, e fragile, come villa Gallidoro, venga abbandonato a sé stesso; perché il Comune, perennemente sull’orlo del baratro finanziario, non riesca a sfruttare le risorse che arrivano da altri Enti, sia europei che italiani e regionali”.  

Com. Stam.

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