Economia e Lavoro

Pfizer Catania, Ugl: “Sul futuro dello stabilimento etneo serve un approccio costruttivo a difesa del lavoro

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Per il vaccino la città diventi hub di distribuzione nell’area Euromediterranea” Sui livelli occupazionali, il futuro dello stabilimento situato nella Zona industriale, il vaccino anti Covid-19 e lo scontro sindacale che, di recente, si è manifestato su questi temi con riferimento alla Pfizer di Catania, fa sentire la sua voce la Ugl etnea con il segretario provinciale della federazione Chimici, Carmelo Giuffrida, il suo vice Anna Greco ed i rappresentanti sindacali aziendali Angelo Mirabella e Francesca Cassone.

Pur comprendendo le ragioni dei circa 200 lavoratori in somministrazione (in carico ad agenzie interinali ed assunti temporaneamente per lo svolgimento di un programma di lavoro) che giustamente temono di non vedersi rinnovare il contratto in scadenza a fine mese, crediamo che in una fase così delicata come quella attuale ogni azione di protesta sia altamente destabilizzante per l’intero contesto Pfizer catanese. Siamo in attesa dell’annuale incontro con l’azienda, che si terrà a livello nazionale (non bisogna dimenticare che la multinazionale del farmaco ha in Italia altri siti produttivi), per conoscere quali saranno le determinazioni sul prosieguo delle attività. Anche se le voci di corridoio oggi non sono di certo confortanti – fanno sapere i sindacalisti – con il solito approccio costruttivo faremo in modo di appellarci al buonsenso, chiedendo ai vertici aziendali di difendere il lavoro nel sito radicato ai piedi dell’Etna, senza dare il via a sacrifici in termini di taglio drastico delle risorse umane. Quanto al vaccino, non ci sembra corretto alimentare illusioni visto e considerato che il nostro impianto non è adatto per la lavorazione di prodotti biotecnologici e per essere riconvertito, in questo senso, ci vuole del tempo. È ovvio che, a questo punto, in un momento in cui nei primi mesi del 2021 il farmaco potrebbe andare in distribuzione, appare assai difficile che Catania diventi in poche settimane polo produttivo per il sud Europa. Diversamente, la nostra fabbrica potrebbe benissimo candidarsi come hub di stoccaggio per l’area Euromediterranea – aggiungono Giuffrida, Greco e Mirabella e Cassone. Parole condivise anche dal segretario territoriale della Ugl, Giovanni Musumeci, che auspica una unione di intenti partendo con un appello alla massima responsabilità: “Dobbiamo remare uniti tutti dalla stessa parte per difendere la continuità lavorativa della Pfizer di Catania e fare in modo, ancora una volta, che tutto il personale possa avere la giusta valorizzazione.” 

Com. Stam.

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