Anche i pescatori davanti alle prefetture insieme ai braccianti a rivendicare ristori e diritti
“Quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca è l’unico settore Ateco che registra un accrescimento delle denunce d’infortunio nel bimestre gennaio-febbraio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, con un incremento da 316 a 538 casi, come si rileva dalle ultime tabelle nazionali Inail.
Il Governo non può non sapere che i lavoratori agricoli e i pescatori continuano a compiere il proprio dovere nonostante il mancato riconoscimento dei diritti”; lo dice Michelangelo Ingrassia, componente del Comitato Consultivo Provinciale Inail di Palermo in rappresentanza della Uila Uil, a margine del presidio organizzato da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e in corso davanti alla Prefettura di Palermo. “I pescatori e i braccianti non solo si infortunano di più ma sono anche tra i più discriminati sul fronte dei ristori e delle tutele”, dichiara Antonino Pensabene, Segretario Uila Pesca della Marineria di Palermo. “È importante ricordare che oggi, a presidiare le Prefetture di tutta Italia, insieme ai lavoratori agricoli che protestano contro l’esclusione dai ristori del Decreto Sostegno, ci sono anche i pescatori, che rivendicano il riconoscimento di una Cassa Integrazione stabile, vista la forte riduzione dell’attività di pesca”, sottolinea Giuseppe La Bua, Segretario Territoriale della Uila Uil di Palermo.
Com. Stam.