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ANCODIS: un ringraziamento speciale al Referente scolastico Covid19

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In questo A.S. per l’emergenza pandemica, in tutte le scuole italiane è stata prevista la nuova figura nota come Referente scolastico COVID-19 così come stabilito nel Rapporto ISS COVID-19 – nr. 58/2020 (è citata almeno 15 volte!): si tratta di docenti o Ds adeguatamente formati sulle varie procedure da seguire nella gestione dei diversi casi.

I compiti del Referente scolastico COVID-19, infatti, sono finalizzati alla gestione della prevenzione dell’epidemia all’interno della scuola, dei casi eventualmente verificatesi all’interno dei locali scolastici, alla informazione, tracciabilità e relazione con i responsabili del Dipartimento di Prevenzione territoriali.

Per questi scopi, all’inizio dell’anno scolastico, i Referenti scolastici COVID-19 hanno ricevuto una specifica formazione sui protocolli di prevenzione e monitoraggio in ambito scolastico, sugli aspetti principali di trasmissione del nuovo coronavirus e sulle procedure di gestione dei casi COVID-19 sospetti o confermati.

Ai Referenti Covid19 iscritti ad Ancodis è stato proposto un questionario che ha dato un risultato che riteniamo eloquente e che sottoponiamo all’attenzione delle Istituzioni, delle OO.SS. e Associazioni di categoria.

Per quanto riguarda la complessità, il 61.8% ha prestato il proprio servizio in una scuola costituita da un numero variabile di plessi tra i 4 e gli 8 plessi, il 14.6% con 2/3 plessi, il 12.7 con un plesso, il 10.9 con oltre 10 plessi.

La popolazione scolastica coinvolta è stata minore di 500 alunni per il 5.5%, tra 900 e 1200 alunni per il 9.1%, tra 500 e 700 alunni per il 21.8%, tra 700 e 900 alunni per il 30.9% e, infine, oltre i 1200 alunni per il 32.7%.

Rispetto ai carichi di lavoro, il Referente scolastico Covid 19 è stato impegnato tutti i giorni (weekend compreso) nel monitorare e verificare i protocolli interni, nella segnalazione dei casi con sintomatologia, nell’attività di informazione/formazione al personale e alle famiglie, nel ricevere segnalazioni di soggetti contatti stretti di un caso di Covid positivo.

In particolare, ha collaborato con il Dirigente e con lo Staff organizzativo (Responsabili di plesso, RSPP) per il rispetto delle procedure previste nel Regolamento d’Istituto di prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2; è stato un punto di riferimento per il Dipartimento di prevenzione sanitaria territoriale e il Medico competente per tutti gli adempimenti necessari per la prevenzione e il contrasto dell’epidemia da Coronavirus e la gestione delle eventuali criticità; ha interagito con i pediatri di libera scelta e i medici di base per la sorveglianza attiva degli alunni e lavoratori con fragilità, nel rispetto della privacy, allo scopo di garantire una maggiore prevenzione attraverso la precoce identificazione dei casi di COVID-19.

Riguardo al tempo dedicato alla referenza, il 34.5% dichiara di essere stato impegnato per un tempo compreso tra 50 e 100 ore, il 27.3% tra 100 e 150 ore, oltre 200 ore per il 21.8%, meno di 50 ore per il 9.1%, tra 150 e 200 ore per il 5.5% e, infine, un tempo non quantificabile per l’1.8%.

Per questo impegnativo compito, il Referente Covid19 ha ricevuto dallo Stato NULLA se non un modesto riconoscimento economico assegnato in sede di contrattazione di istituto ai sensi ai sensi dell’art.88 del CCNL 2006/2009.

In particolare, si rilevano i seguenti dati:

meno di 300 Euro per il 25.7%

tra 500 e 700 Euro per il 23%

tra 300 e 500 Euro per il 18.9%

tra 700 e 1000 Euro per il 7%

tra 1300 e 1500 Euro per l’2.5%

nessun riconoscimento per il 22.9%.

Riteniamo questo trattamento iniquo e non rispettoso dell’imponente e importante lavoro svolto in favore delle comunità scolastiche.

In questa emergenza pandemica, così come abbiamo riconosciuto e ringraziato tutti gli operatori sanitari impegnati sul fronte della battaglia al Covid19, ci pare giusto riconoscere il lavoro dei Referenti scolastici Covid19 che purtroppo sembra essere caduto nell’oblio e sopraffatto da una generale indifferenza: anche in questo caso riteniamo che il sistema scolastico italiano non abbia riconosciuto la professionalità e le competenze dimostrate sul “campo della battaglia”.

Per queste ragioni Ancodis non li dimentica e dice loro una sola parola GRAZIE!

     Per ANCODIS

Prof. Rosolino Cicero

Com. Stam.

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