Politica

Angelo Figuccia: “Quando il contrasto tra pubblico e privato è così stridente”

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“Assuefazione, rassegnazione, rabbia: sono questi i sentimenti che si provano osservando con attenzione ogni angolo della nostra città. E la rotonda di piazza Einstein ne è la dimostrazione più lampante”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia, che prosegue: “Ma è mai possibile che tutto ciò che riguarda il privato funziona bene, mentre tutto ciò che è pubblico venga lasciato in totale abbandono, alla mercé di chiunque? E quello che avviene in piazza Einstein è il paradigma di questa situazione. Da un lato, dove c’è un famoso fast food, la pulizia regna sovrana, le aiuole sono linde e in perfetto ordine, con tanto di fioriere con lantane gialle a far da contorno. Dall’altro lato della strada, invece, a distanza di un paio di metri, l’esatto opposto: rifiuti abbandonati ovunque, aiuole dove non c’è traccia di verde ma trasformate in improvvisati magazzini di tutta la mercanzia che i venditori abusivi propinano agli automobilisti di passaggio, escrementi di cani lasciati marcire sotto il sole rovente.
Tutto questo spettacolo prosegue da settimane, da mesi, senza che nessuno intervenga, a cominciare da Rap o Reset, che brillano per la propria assenza. Per non parlare poi dei due vigili urbani che, quasi sotto la protezione della propria garitta, provvedono soltanto a smaltire il traffico. Per carità, tutto sacrosanto, ma se ogni tanto multassero qualche incivile che getta per terra i rifiuti nessuno si offenderebbe, anzi i cittadini onesti sarebbero loro riconoscenti.
Alla faccia dei turisti che attraversano quest’importante incrocio per andare in centro o magari per prendere una nave al porto, portandosi così il triste ricordo di una città abbandonata a sé stessa, dove nessuno pensa al bene pubblico perché magari in preda alla rassegnazione o perché ormai assuefatto a quest’andazzo.
Forse è arrivata l’ora di indignarci, di non girare più la testa dall’altra parte e di far sentire la propria voce a chi ha la responsabilità di governare la città, a cominciare dal sindaco. Caro Orlando, non è certo come pensi tu che “Tutto va bene, madama la marchesa”. Anzi, sbracciati e cerca di non mandare definitivamente in malora Palermo”.
Com. Stam.

KKKKK
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