Castelbuono, 7 settembre 2024 – Una serata di arte, emozione e cultura quella che si è svolta presso il suggestivo Chiosco di San Francesco a Castelbuono, dove il pubblico ha potuto assistere alla straordinaria rappresentazione di Don Gesualdo per Verga100.
Durante la serata, il Sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, ha preso la parola con un discorso sentito e profondo, sottolineando la grande eredità culturale e artistica della Sicilia. “Questa rappresentazione ci ricorda quanto sia preziosa la nostra terra, ricca di talento e di storie da raccontare. Giovanni Verga, padre del Verismo, ci ha lasciato un patrimonio che non dobbiamo mai dimenticare. Le sue opere sono uno specchio della nostra realtà e ci insegnano a non perdere mai di vista la complessità della vita e della società“, ha dichiarato il primo cittadino, ricordando l’importanza di continuare a investire nella cultura come strumento di crescita e identità collettiva. La trasposizione, scritta e diretta dal regista Lorenzo Muscoso, originario dei luoghi in cui la storia è ambientata, ha saputo rendere onore al contesto storico e culturale del romanzo, arricchendo la narrazione con sfumature contemporanee e personali. Muscoso, profondamente legato alle tematiche di lotta interiore e sociale che animano l’opera di Verga, ha creato una rappresentazione intensa e coinvolgente, capace di trasportare il pubblico in un viaggio emotivo tra i tormenti dell’animo di Don Gesualdo e le sue ambizioni irrealizzate. Il protagonista è stato interpretato magistralmente da Alessandro Sparacino, la cui performance ha saputo dar vita alla complessità psicologica e morale del personaggio. Sparacino ha restituito con grande forza espressiva il conflitto interiore di Don Gesualdo, lacerato tra il desiderio di ascesa sociale e il senso di inadeguatezza che lo accompagna. Accanto a lui, le musiche evocative di Riccardo Gerbino hanno accompagnato lo sviluppo della narrazione, creando un’atmosfera di grande intensità emotiva, arricchita dalla voce suadente e vibrante di Rita Abela, che ha dato ulteriore profondità e pathos alla rappresentazione. Il pubblico, composto da personalità del mondo culturale e artistico, ha risposto con grande coinvolgimento emotivo, lasciandosi trasportare dal percorso drammatico e simbolico del protagonista. L’atmosfera creata dai giochi di luce e dalla colonna sonora ha intensificato l’impatto delle parole e delle riflessioni di Don Gesualdo, creando momenti di grande pathos e partecipazione collettiva. L’opera ha rappresentato un ponte tra passato e presente, permettendo al pubblico di riflettere su tematiche ancora oggi attuali, come la lotta sociale, il destino individuale e la ricerca di un riconoscimento personale che spesso sfugge alle nostre mani. La scelta di ambientare lo spettacolo a Castelbuono, una cittadina intrisa di storia e cultura, ha ulteriormente contribuito a creare un’atmosfera carica di significato, in cui la narrazione ha trovato uno spazio ideale per esprimersi.
La serata si è conclusa con applausi scroscianti e unanimi, segno evidente del grande apprezzamento del pubblico per una rappresentazione capace di fondere sapientemente letteratura, teatro e tradizione in una terra in cui il patrimonio intellettuale trova espressione attraverso manifestazioni che continuano a riscuotere grande interesse e partecipazione.