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Arte Fiera, Bologna 1-4 febbraio 2019 Premio ANGAMC 2019 alla memoria di Pasquale Ribuffo

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Si è tenuta sabato 2 febbraio, all’interno di Arte Fiera, la cerimonia di consegna del Premio ANGAMC 2019, riconoscimento teso a valorizzare il ruolo e la carriera di un gallerista affiliato all’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea distintosi nel panorama italiano per meriti artistici, umani e professionali.

Il Premio ANGAMC 2019 è stato assegnato alla carriera del gallerista Pasquale Ribuffo – recentemente scomparso – fondatore insieme a Franco Bartoli della Galleria De’ Foscherari di Bologna.

Erano presenti alla cerimonia Gianpiero Calzolari (Presidente BolognaFiere), Simone Menegoi (Direttore Artistico Arte Fiera) e Mauro Stefanini (Presidente ANGAMC), che hanno portato ai presenti il loro saluto. Dopo l’intervento di Pier Giovanni Castagnoli (storico dell’arte, già Direttore della GAM di Torino), teso ad illustrare la storia del gallerista premiato e della sua galleria, Mauro Stefanini ha consegnato la targa ai figli di Pasquale Ribuffo, Elena e Francesco Ribuffo, dando pubblica lettura della motivazione: «Alla carriera di Pasquale Ribuffo, cofondatore della Galleria De’ Foscherari, che dai primi anni Sessanta ha associato, con grande impegno e professionalità, l’interesse per gli artisti storicizzati ad un’approfondita ricerca sulla contemporaneità».

«Non si può scrivere la storia dell’arte contemporanea – ha sottolineato Pier Giovanni Castagnoli – senza considerare anche la storia delle gallerie d’arte. Pasquale Ribuffo ha sempre creduto nel potenziale di Arte Fiera, impegnandosi in prima persona e con i colleghi per salvaguardarla».

Il Premio ANGAMC, istituito nel 2017, viene assegnato ogni anno per decisione del Consiglio direttivo, dopo la discussione collegiale delle proposte emerse all’interno dello stesso. Nel 2017 è stata premiata Carla Pellegrini (Galleria Milano, Milano) «per la straordinaria attività di promozione artistica e culturale condotta con la Galleria Milano dal 1964 e per la sua attiva partecipazione all’Associazione fin dalla sua fondazione». Nel 2018 il riconoscimento è stato attribuito, invece, a Giorgio Marconi (Studio Marconi ‘65, Milano) «che dal 1965, con il suo straordinario lavoro dedicato all’arte e alla promozione degli artisti, ha nobilitato la preziosa professione del gallerista».

Come in passato, anche con il nuovo direttore artistico Simone Menegoi, prosegue la pluriennale collaborazione tra l’ANGAMC e Arte Fiera, manifestazione riconosciuta dal Consiglio direttivo dell’ANGAMC  come uno dei più importanti appuntamenti fieristici per le gallerie associate e per il mercato italiano dell’arte moderna e contemporanea.

ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea nasce nel 1964 presso l’Unione Commercio, Turismo e Servizi di Milano come Sindacato Nazionale Mercanti d’Arte Moderna; nel 2001 assume la sua attuale denominazione. Suo obiettivo primario è quello di rafforzare sempre più la struttura del mercato dell’arte incentivandone le potenzialità grazie alla professionalità degli operatori, anche con interventi in ambito giuridico e amministrativo. La figura e l’attività del gallerista sono così definite con chiarezza nei loro aspetti giuridico-amministrativi, culturali, etici e sociali. L’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, organizzata in sei delegazioni distribuite sull’intero territorio nazionale, ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria.

La Galleria De’ Foscherari viene fondata a Bologna nei primissimi anni Sessanta da Franco Bartoli e Pasquale Ribuffo attuando un programma consacrato alla “tradizione del nuovo” che affianca l’interesse per i maestri del primo Novecento, come Klee, Ernst, Grosz, Matta o Sutherland, all’attenzione per la neonata Pop Art e per artisti quali Ceroli, Schifano o Pozzati. Dopo l’adesione al clima concettuale con mostre come “Arte povera” (1968), “Ghenos Eros Thanatos” (1974) o “Le figure del tempo” (1978) e l’avvio di un sodalizio tuttora vivo con artisti come Calzolari, Zorio, Piacentino o Parmiggiani, segue un tempestivo aggiornamento sulle variegate esperienze degli anni Ottanta con Ontani, Manai, Jori, Mainolfi. Dal 1964 al 1989 i cataloghi prodotti ospitano dibattiti teorici che coinvolgono importanti critici e storici dell’arte. Nel 2002 la galleria si sposta in via Castiglione, nel cuore di Bologna, operando all’insegna dell’apertura e del rinnovamento, con artisti come Nunzio, Luca Vitone, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Vedovamazzei e Sophie Ko, ma con sguardo sempre vivo sul più recente passato.

Com. Stam.

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