“Se la caccia resta aperta in Sicilia non vogliamo che si facciano contentini ad un mondo, quello dei cacciatori, che continua a subire le angherie e i pregiudizi di certi ignoranti. Il limite di caccia sulle zone incendiate dovrebbe portare la riflessione più a monte.
Gli incendi? Una conseguenza dell’assenza di presidi territoriali che il cacciatore rappresenta per conoscenza del territorio e per saggezza popolare. Rispetta il ciclo naturale delle cose, delle stagioni, presidia i sentieri e li rende agibili, vive e costituisce come comunità, uomini che amano i propri cani, condividono esperienze e amano i nostri territori. Una paventata limitazione su talune aree che mi impone di interrogare nei prossimi giorni l’assessore al fine di fare chiarezza e fornirne altrettanta ai cacciatori siciliani”.
Così in una nota il parlamentare della Lega all’Ars Vincenzo Figuccia, coordinatore provinciale del partito a Palermo.
Com. Stam.