“La possibilità di raccogliere le firme necessarie per l’indizione di un referendum popolare ricorrendo all’uso dell’identità digitale è semplicemente l’effetto della digitalizzazione che investe, ormai, ogni ambito della nostra vita.
Si scarica il greenpass con lo speed, si inviano documenti via pec, si utilizza la firma digitale ormai quasi per tutto. Il ricorso a questa modalità, quindi, mi sembra del tutto legittimo e non comprendo le polemiche in merito, soprattutto se fatte da una classe politica che per anni è rimasta inerte di fronte ai temi etici o alla necessità di una riforma della giustizia. Normale, quindi, che i cittadini tentino di superare questo immobilismo”. Così Gabriella Giammanco, Vicepresidente di Forza Italia in Senato.
“Vero è, invece, che come tutti i processi di modernizzazione, anche gli strumenti della democrazia digitale devono essere accompagnati da un’adeguata regolamentazione.
Penso soprattutto al potere di influenza del web, che non è sottoposto alle stesse stringenti regole che governano i media tradizionali” prosegue.
“Occorre, quindi, che la politica governi questo processo senza rimanerne schiacciata e che il Parlamento svolga il ruolo che gli e’ stato affidato, evitando di dimenticare nei cassetti di Camera e Senato proposte di legge su temi delicati su cui a gran voce, da anni, ci viene chiesto di legiferare”. Conclude Giammanco.
Com. Stam.