Cronaca

Carabinieri NAS Ancona: esecuzione di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un medico vaccinatore

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il 10 febbraio 2022, i Carabinieri del N.A.S. di Ancona, supportati in fase esecutiva da quelli del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, a conclusione di una articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Fermo, hanno dato esecuzione di custodia cautelare dispositiva di arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari a carico di un medico di medicina generale (M.M.G.) operante nella provincia di Ascoli Piceno.

L’indagato è gravemente indiziato per l’ipotesi di reato di falsità ideologica e materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici, nonché di peculato e truffa ai danni dello Stato.

L’indagine trae origine da una informazione raccolta dai militari del N.A.S. di Ancona, secondo la quale il suddetto medico consentiva a più soggetti – attestando falsamente l’intervenuta somministrazione di vaccino anticovid-19 – di ottenere la certificazione “Green Pass”.

Gli immediati monitoraggi effettuati dai Carabinieri del NAS marchigiano avevano da subito fatto emergere il sospetto circa l’esistenza di anomalie nelle registrazioni delle vaccinazioni da parte del medico.

L’insieme degli elementi raccolti consentivano alla Procura della Repubblica di Ferino di avviare una attività di approfondimento investigativo che, tramite verifiche delegate permetteva di indagare il medico vaccinatore, nei confronti del quale venivano acquisiti gravi indizi in ordine alla ritenuta falsa attestazione mediante inserimento dei relativi dati nella piattaforma informativa vaccinale del servizio sanitario – dell’avvenuta somministrazione del vaccino anticovid-19 in favore di diversi soggetti, alcuni dei quali provenienti da altre regioni, al fine di far ottenere loro la certificazione verde “Green Pass”.

Il medico è inoltre indagato anche per le ipotesi di peculato, per la presunta dispersione di vaccini anticovid-19 ricevuti dal servizio sanitario regionale e risultanti non somministrati.

L’insieme delle indagini, condotte attraverso una complessa serie di ricostruzione ed incrocio di dati documentali, ha fatto emergere condotte ritenute di particolare pericolosità ancor più in un momento storico così delicato nella gestione della pandemia da diffusione del virus Sars-Cov approntate dalle Autorità sanitarie rilevanti misure straordinarie di contenimento e prevenzione dei contagi, consistenti principalmente in una massiva campagna di vaccinazione.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile)

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