Carceri: Figuccia (FI), in Sicilia 8000 detenuti ma carceri hanno solo capacità per accoglierne 4500, sovraffollamento non garantisce diritti di chi sconta la pena

Il vice capogruppo FI, domani convegno su condizione carceri in Sicilia con garante Fiandaca ed ex detenuto Cuffaro

Palermo – Si terrà domani, mercoledì 6 luglio, alle ore 15.00 presso l’Istituto “Annibale di Francia” in via Castellana, 110 a Palermo il convegno “Universo Carceri, la situazione penitenziaria in Sicilia”, promosso dal vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Vincenzo Figuccia, al quale parteciperanno il garante per i diritti dei detenuti Giovanni Fiandaca, l’ex detenuto Totò Cuffaro e la direttrice del carcere Pagliarelli, Francesca Vazzana. “Ho voluto questo convegno – afferma il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia – a seguito delle visite svolte in questi mesi nelle carceri siciliane. Il convegno servirà a riflettere anche sui dati dell’Amministrazione penitenziaria che pongono la Sicilia ai primi posti tra le Regioni che registrano un sovraffollamento carcerario molto al di là della capienza normale (4.500 posti) e tollerabile (5.393), con una presenza reale di 8.000 detenuti. Come è noto nella nostra Regione hanno sede 33 istituti di varia natura (case circondariali, case di reclusione, I.P.M., O.P.G., C.G.M, C.P.A.), molti dei quali strutturalmente
inadeguati. Nella maggior parte dei casi si tratta di vecchie e fatiscenti strutture risalenti al XVIII e al XIX secolo, prive dei requisiti minimi stabiliti dall’ordinamento penitenziario e da organismi di tutela dei diritti umani in sede europea ed internazionale. Una condizione afflittiva, questa, che vanifica il contenuto del vigente ordinamento penitenziario, dell’art. 27 della Costituzione, e rende difficile, se non impossibile, pianificare qualunque attività di recupero e di reinserimento sociale. Per non parlare poi del fatto che il sovraffollamento fa aumentare in maniera esponenziale la spesa pubblica del settore giustizia, la cui copertura incontra non poche difficoltà sul piano sanitario, gestionale e funzionale”.

Com. Stam.