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Cartelle esattoriali, DC Nuova: “necessario prolungare i termini”

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“In questi giorni i comuni e l’agenzia delle entrate si stanno occupando della chiusura dei bilanci e attraverso i contribuenti vessati da accertamenti fiscali, vanno alla ricerca di fondi rendendoli esecutivi dopo la prima notifica e senza ulteriore avviso”. È quanto denuncia il Dipartimento regionale Giustizia, Legalità e Antimafia e Diritti Umani della Democrazia Cristiana Nuova.

“In considerazione dello stato di emergenza determinato dalla crisi pandemica, dei riflessi negati economici in danno di famiglie ed imprese, delle perplessità sui termini delle proroghe fiscali disarticolati alla reale situazione economica generale, prendendo atto della volontà di intervenire (vedasi l’ultimo decreto fiscale D.L. 21/10/2021 n. 146, convertito con la L. 17/12/2021 n. 215) a parere della DC nuova è necessario prolungare ulteriormente i termini allineandoli alla reale ripresa economica prolungando in via preventiva di un ulteriore un anno, rinnovabile al perdurare dello stato di crisi. Ciò – evidenzia il Dipartimento – nell’interesse sociale funzionale ad agevolare il fermo delle attività di impresa per quarantena, per il mancato reddito, per le scadenze fiscali non ottemperate, che necessitano di una proroga non solo per le cartelle esattoriali che riguardano ormai debiti accertati, ma per tutti i pagamenti tributari ordinari a titolo indicativo Imu, Tasi, Tosap, pubbliche affissioni etc”.

“Allungare la proroga da 5 a 6 mesi per il pagamento delle cartelle esattoriali notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 appare una misura troppo esigua, palliativa, e realmente non risolutiva – prosegue l’organo della Democrazia Cristiana Nuova -. Stessa considerazione per il versamento dell’Irap non versata nel 2020 la cui proroga è stata fissata al 1°gennaio 2022”.

“Apprendiamo con grande soddisfazione, inoltre, che il decreto fiscale prevede anche un fondo per i genitori separati che garantirà un aiuto economico fino ad 800 euro, misura che accogliamo perché giusta e utilissima. Tuttavia, ci risulta incomprensibile la scelta di destinare a tale fondo soltanto la somma di 10 milioni di euro che chiaramente lascerà incapienti decine di migliaia di genitori separati, perché insufficiente”.

“Bene anche la scelta di equiparare il periodo trascorso in quarantena come malattia, ai fini del trattamento economico per il settore privato, ma riteniamo che vada ulteriormente prorogato ed esteso anche al settore pubblico. Per quanto sopra riteniamo necessaria – conclude il Dipartimento regionale Giustizia, Legalità e Antimafia e Diritti Umani della Democrazia Cristiana Nuova -, anzi fondamentale, una proroga fino alla scadenza dello stato emergenziale”.

Com. Stam.

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