Il verdetto della Corte di Cassazione ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese uccisa nel 2007. Una sentenza definitiva dunque, i due imputati sono stati prosciolti senza accusa, tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba che la Knox ha già scontato in carcere. La famiglia della povera Meredith, assassinata barbaramente quel primo novembre del 2007, dichiara alla stampa “È una verità difficile da digerire, per noi che l’abbiamo difesa e per i giudici che hanno emesso i verdetti di condanna”. In aula Raffaele Sollecito non era presente ma fa sapere che “Sono felice. Quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà”. Giulia Bongiorno, avvocato di Sollecito, nella telefonata al suo assistito ha espresso piena soddisfazione soprattutto per una sentenza senza rinvio che dichiara la piena innocenza dei due giovani per l’assassinio di Meredith. La difesa della Bongiorno si è orientata nel dividere le posizioni dei due, l’avvocato ha evidenziato che Sollecito non era nella stanza del delitto e non ci sono tracce che riconducono ad Amanda. Questa è la sentenza definitiva, chissà, però, se metterà d’accordo gli innocentisti e i colpevolisti, per la legge i due giovani ora sono liberi e innocenti. Su facebook scrive la Bruzzone, nota crimonologa a proposito della sentenza “Amanda e Raffaele sono stati assolti. Caso chiuso. L’omicidio di Meredith è stato commesso dal solo Rudy Guede che però è stato condannato in concorso con altri….questa storia, comunque la mettiamo, ci deve imporre una doverosa “riflessione” sulle procedure di sopralluogo tecnico e analisi della scena del crimine…e sulla formazione di coloro che intervengono sulla scena…altrimenti non abbiamo speranza..non hanno speranza le vittime, le loro famiglie e neppure gli innocenti”.