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Castelli, “tema asili nido centrale grazie all’impegno di questi anni al Governo. Su spesa sociale invertita la rotta”

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Roma – “I risultati arrivano. Basta crederci, volerlo con forza e lavorarci giorno e notte.  Sulla spesa per la funzione sociale abbiamo invertito la rotta ed il via libera ai due Decreti di riparto oggi ne è la dimostrazione.

Il tema degli Asili nido, poi, grazie all’impegno di questi anni al Governo, è diventato centrale nel dibattito politico e sociale. E quello di oggi è un passo ulteriore, fondamentale”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, dopo la Conferenza Stato-Città che ha approvato i due schemi di Decreto che ripartiscono risorse per gli asili nido ed il trasporto degli studenti disabili.
“Oggi, in Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, abbiamo approvato gli schemi di Decreto che ripartiscono, per il 2022, i 120 milioni di euro aggiuntivi del Fondo di solidarietà comunale, destinati ad incrementare percentualmente il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia, fino al raggiungimento del livello minimo che ciascun comune o bacino territoriale deve ora garantire, ed i 30 milioni di euro per incrementare il trasporto degli studenti con disabilità. Questi importi aggiuntivi, che ho chiesto di inserire nella scorsa Legge di Bilancio, aumenteranno gradualmente fino al 2027, per poi – a regime – raggiungere i 1.100 milioni di euro, nel caso degli asili nido, ed i 120 milioni di euro, per il trasporto degli studenti disabili.
Un passo fondamentale, perché la ripartizione si basa su criteri e modalità a cui abbiamo lavorato molto in questi anni e che la Commissione tecnica per i fabbisogni standard a adottato a fine marzo. 
Quando, all’inizio dell’esperienza di Governo, ho preso in mano questo dossier ho avuto la sensazione di essere, quasi, all’anno zero. Con migliaia di Comuni che non erano in grado di fornire servizi sociali per assenza di risorse, di programmazione e per un meccanismo, quello basato sulla spesa storica, che era profondamente ingiusto. E non faceva altro che accentuare il divario tra nord e sud e tra le diverse aree del Paese. Sugli asili nido la situazione era disastrosa, molte realtà avevano uno 0 vicino al numero dei posti offerti.
Non è e non sarà più così. 
Ora la sfida è aiutare i Comuni ed i consorzi di gestione ad aumentare le prestazioni e la qualità della vita della persone. Far capire ai Sindaci ed agli Amministratori locali che, finalmente, lo Stato li ha messi nelle condizioni di programmare, accompagnando alla spesa per investimento le risorse per far funzionare, in modo permanente, questi investimenti.
I bambini sono il futuro della nostra società. E questa cosa c’è chi se l’era dimenticata, per troppo tempo”.

Com. Stam.

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