[dropcap size=big]U[/dropcap]na nuova piazza nel quartiere San Giovanni Galermo, a Catania, è stata intitolata a Beppe Montana, capo della “Catturandi” della Squadra Mobile di Palermo guidata da Ninni Cassarà, freddato a colpi di pistola dai sicari di Cosa nostra nell’85 a Porticello, nel Palermitano. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco del capoluogo etneo Enzo Bianco, del capo della Polizia Alessandro Pansa, oltre che dei familiari del commissario e delle autorità locali. Il volto di Montana, simbolo della lotta alla mafia, campeggia su un murales che si affaccia sulla piazza e riporta una frase che gli era tanto cara: “I nostri successi non sono solo il frutto di investigazioni, ma anche del progresso culturale”. E proprio da quella piazza, un tempo circondata da case popolari e abbandonata nel più totale degrado tanto da essersi guadagnata l’appellativo di “piazza della vergogna”, che oggi l’intera zona intende simbolicamente ripartire e diventare un luogo di rinascita. “Comprendeva, Beppe Montana – ha detto il primo cittadino di Catania – come lo Stato dovesse farsi sentire non soltanto con la repressione, ma con le parole e soprattutto con l’esempio dei suoi rappresentanti. Ecco perché abbiamo voluto che gli fosse dedicata questa piazza in un quartiere con delle difficoltà ma anche dalle straordinarie potenzialità”.
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