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Cefalù, il comune fuori dal dissesto finanziario

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Il comune di Cefalù è ormai uscito dal dissesto finanziario che per lunghi anni lo aveva attanagliato. Dopo otto anni le casse del comune non hanno più una “voragine”, ma sono ritornate in attivo. Nel 2015 infatti l’ente aveva passività per quasi ventuno milioni di euro, che sono state appianate dopo un percorso lungo e faticoso.

Alla fine il rigore del sindaco Rosario Lapunzina ha dato i suoi frutti, riuscendo ad equilibrare entrate ed uscite. All’inizio del suo mandato il primo cittadino aveva trovato una situazione davvero disastrosa, dalla quale si è riusciti a venire fuori senza perdere nemmeno un posto di lavoro tra i dipendenti comunali, anzi riuscendo pure a stabilizzare tutti i precari. L’ente locale, oltre al risanamento dei conti ed una gestione oculata delle risorse pubbliche, ha pure razionalizzato le spese, mettendo a reddito il proprio patrimonio comunale e creando nuovi flussi di cassa, attraverso la tassa di soggiorno pagata dai tantissimi turisti che soggiornano in città ed una più incisiva attività di recupero dei crediti

vantati dal comune, rintracciando circa 7 milioni di euro e recuperandone quasi quattro. A questo punto il sindaco si è sentito di impegnarsi verso i suoi concittadini. Non appena possibile, le tasse e le aliquote comunali saranno abbassate per favorire lo sviluppo ed una maggiore equità sociale.

Ciro Cardinale

CS

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