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Che spettacolo! Abbiamo già 3 semifinaliste visti i passaggi del turno di Asiago, Milano e Padova

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Dopo un ottimo primo tempo il Ferrara crolla ad Asiago e regala la semifinale ai veneti che tornano fra le prime quattro ad 11 anni di distanza dall’ultimo scudetto. Vicenza ha la meglio sul Monleale e fa sua Gara 1

Avevamo pronosticato un “mercoledì da leoni” e, vista la pioggia di reti (36 in 4 gare, con una media perfetta del 9 su ogni pista in cui si è giocato) di sicuro non sono mancate emozioni, goal e divertimento in questa seconda tornata dei Quarti di Finale. Ben tre le eliminazioni con quella del Ferrara, manco a dirlo, che è in assoluto la più clamorosa essendo gli estensi approdati alla post season forti della testa di serie #2 e candidati ad essere una concreta pretendente allo scudetto visti gli ingenti investimenti fatti in estate dalla dirigenza Warriors. Salutano anzitempo il campionato anche il Real Torino (mai realmente “in partita” nelle due sfide giocate con Milano) e l’altra sorpresa di stagione, il Verona, che proprio sul più bello ha perso il proprio portiere “titolarissimo” e con esso le chances di dare filo da torcere a Padova che, invece, il portiere titolare è riuscita a (ri)metterlo in pista proprio con l’avvio dei playoffs. Vince, pur con una partenza di gara ad inseguire, anche il Vicenza che si porta così in vantaggio per 1-0 nella serie con il Monleale. Gara 2 prevista per sabato 17. Andiamo al dettaglio delle gare.

Riflettori, si diceva, su Asiago-Ferrara con i Warriors chiamati a recuperare l’1-4 di Gara 1 e per tutta la prima frazione, anche complice un Asiago completamente diverso da quello “gagliardo” dell’andata, Pistellato e compagni hanno assolutamente dato l’impressione di poter “agevolmente” tornare a giocare sul proprio campo rimettendo tutto in ballo in Gara 3. Molto più concentrati, determinati ed affamati infatti gli uomini di Buzzo che trovano l’1-0 con Ballarin e poi anche il raddoppio con Koslow apparso fra i più “in palla dei suoi”. Ferrara avrebbe anche l’occasione per la terza rete ma Facchinetti dice di no ai tentativi ravvicinati di Zabbari e Weger tenendo in partita gli arancioneri. Nella ripresa tutt’altra gara con Asiago che, dopo aver sprecato malamente un powerplay in apertura, beneficia della prima marcatura stagionale (al momento giusto!) dell’esperto Chelodi che supera Gadioli raccogliendo il rimbalzo sulla sua stessa conclusione. Ferrara subisce il colpo e, soprattutto a livello emotivo-nervoso, esce dal match incappando in penalità evitabili che spesso degenerano in veementi proteste nei confronti della coppia arbitrale. I Vipers capiscono che è l’occasione giusta per affondare il morso e nel giro di 6 minuti si portano addirittura sul +3 (4-2) grazie alle reti di Rossetto (2-2 al 9’23”), Basso (3-2 al 14’05”) e Lievore (4-2 al 15’28”). Gara chiusa? Manco a dirlo! Una reazione d’orgoglio di Crivellari riporta gli ospita a contatto (4-3 con 2’58” da giocare) ma l’assalto all’arma bianca dei Warriors viene vanificato da una sciagurata carica/gomitata dello statunitense Weger (nervosissimo fin dall’inizio) ai danni del capitano asiaghese Frigo che costa 2 minuti a Weger, 2’ di proteste alla panca estense e 10’ di cattiva condotta all’altro americano Koslow per qualche “parolina” di troppo indirizzata verso il sig. Soraperra.  Per i ragazzi di Sommadossi occasione più che ghiotta per chiudere la gara in doppia superiorità anche se agli arancioneri viene il classico “braccino” di chi vede il traguardo ad un passo ma non è convinto di poterci arrivare. Allora ecco uscire ancora l’esperienza di Chelodi che insacca la rete del liberatorio 5-3 su assist di Rodeghiero. Asiago festeggia mentre Ferrara non smette di protestare. Per gli altopianesi un meritato passaggio del turno (nell’arco del doppio confronto) che fa tornare la formazione dell’altopiano in semifinale dopo 11 anni, per Ferrara un grande mea culpa oltre alla classica “manciata di mosche” in mano con il rischio della “beffa” per possibili squalifiche viste le continue poteste proseguite anche a gara conclusa.

Poche sorprese invece dal Pala Trecate di Torino dove si sono affrontate Real Torino e Milano Quanta, con i piemontesi costretti ad inseguire dopo il 4-0 dell’andata in favore dei rosso-blu. Chi si aspettava un Milano a disagio sulla difficile pista dei piemontesi deve ricredersi in pochi minuti visto che prima Lettera e poi Belcastro fanno schizzare i meneghini sul 2-0 già nei primissimi minuti del match. Con la possibilità di gestire il risultato, viene a galla tutta l’esperienza dei campioni d’Italia che, prima dell’intervallo, allungano ancora con Belcastro su assist proprio di Lettera. Nella ripresa nessun sussulto per Letizia e compagni che vedono il Milano scappar via in powerplay con la rete di Ferrari a cui fanno eco le successive due segnature (sempre con l’uomo in più) di Belcastro e Banchero che chiudono il “set” ed il discorso qualificazione in favore del Milano. Negli ultimi 10 minuti di gara, il Real rende meno amaro il passivo andando a segno con Ottino, Codebò e Moro che dimezzano lo svantaggio ma è ancora Milano ad andare in rete per il definitivo 7-3 di Caletti. Negli ultimi secondi di partita sfortunato incidente per il difensore del Quanta Barsanti che dopo un contrasto in balaustra rimane a terra vittima di una lussazione alla spalla destra che difficilmente gli consentirà di essere al meglio per la semifinale che vedrà i meneghini impegnati contro Asiago a partire da mercoledì prossimo. Questo il commento a caldo del coach dei milanesi, Luca Rigoni: << Sono molto contento, la squadra ha giocato con la testa, muovendo bene il disco, nonostante le condizioni non ottimali della pista. Finalmente il power play gira come voglio, il lavoro sta dando i suoi frutti. Mi sono arrabbiato per quei 3/4 minuti di blackout, anche se un rilassamento sul 6-0 può capitare >>. Milano in semifinale, Torino “in ghiaccio” in vista della Final 8 di Coppa Italia.

L’ultimo quarto di ieri che ci ha regalato una qualificata alle semifinali è quello tra Cus Verona e Ghosts Padova con i padovani capaci di legittimare l’8-1 di Gara 1 nonostante un primo tempo più che equilibrato. Le reti di Calore e Campulla spingono gli ospiti sul 2-0 ma ci pensa Lupi, prima dell’intervallo a far rientrare il Cus nel match. Nella ripresa Raccanelli trova la via del pari ma la gioia per i padroni di casa dura pochissimo in quanto gli ospiti, in soli 72 secondi (!!!), assestano la spallata definitiva al match andando a segno con Campulla, Zorzo e Francon che chiudono il discorso qualificazione in favore dei fantasmi. Negli ultimi 5 minuti di gara spazio a tutti sia per Padova che per Verona con gli ospiti ad allungare ulteriormente il gap con Masiero e Zorzo per il 7-2 che vale il passaggio in semifinale per i ragazzi di Cantele e che fa scendere il sipario sulla stagione (indiscutibilmente sopra ogni aspettativa) della formazione di Alessandro Corso che ha compiuto un “mezzo miracolo” sportivo portando ai playoff una formazione giovanissima che, per i più, avrebbe dovuto faticare, e non poco, a salvarsi. Ecco la dichiarazione di Roberto Cantele, coach del Padova, nel post partita: << È andata come doveva andare perché abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Ci siamo difesi molto bene, abbiamo  pattinato con loro per poi sfruttare le occasioni tirando in maniera cinica. Adesso ci aspetta una bella “gatta da pelare”, ma noi ci proveremo…>>. Per Padova ora la vincente di Vicenza-Monleale, per Verona sinceri applausi.

Hanno esordito nei playoff, sempre nella giornata di ieri, anche Diavoli Vicenza e Monleale. Sfida che vede partire bene gli ospiti bravi nel sorprendere i berici con l’incursione di Crisci che vale lo 0-1 già nei primi due minuti di partita. Monleale, sorretta da Peruzzi, resiste anche a 2 situazioni di inferiorità numerica ma proprio allo scadere della seconda gli ospiti incappano in 19” di blackout in cui subiscono aggancio e sorpasso ad opera di Sigmund e Wennerstrom (2-1). Un fallo di Pace regala un powerplay al Monleale ma è ancora Vicenza, in inferiorità, a colpire con Delfino per il 3-1 del 13mo. La rete di Lusignani (3-2) sembra essere foriera di una gara nuovamente equilibrata ma sulle speranze dei Falchi alessandrini arriva la doccia gelata delle reti di Delfino e Sigmund che allungano fino al 5-2 con cui le squadre vanno negli spogliatoi. Nella ripresa il leitmotiv dell’incontro non cambia e Vicenza mette in ghiaccio il risultato ancora sull’asse Pace-Delfino che manda i titoli di coda con la Mc Control a vincere per 7-2. Ora, sabato prossimo, la seconda sfida sul “neutro” di Novi essendo questa la nuova (temporanea) casa del Monleale dopo il disastroso crollo del Pala Massa (per sovraccarico neve). Vicenza è impaziente di raggiungere Padova in semifinale ma lo Sportleale, ne siamo certi, farà di tutto per renderle più complicato possibile il weekend. Non ci resta che metterci comodi ed aspettare!


SERIE A – I risultati di mercoledì 14 aprile 2021

Playoff – Quarti di Finale – Gara 2

Real Torino – Milano Quanta: 3-7  (pt. 0-4)

Asiago Vipers – Ferrara Warriors: 5-3  (pt. 0-2))

Cus Verona – Ghosts Padova: 2-7 (pt. 1-2)

Playoff – Quarti di Finale – Gara 1

Diavoli Vicenza – Monleale Sportleale: 7-2 (pt. 5-2)

Milano, Asiago e Padova vincono la serie 2 – 0 (best of 3) ed accedono alle semifinali 

Gara 2 Monleale – Vicenza in calendario per sabato 17.04 alle ore 18.00

Vicenza conduce la serie 1-0 (best of 3)

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foto Vanessa Zenobini e Carola Fabrizia Semino

Com. Stam.

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