Il Governo colombiano ha deciso la sospensione della tregua che stava applicando nei confronti delle Farc, in seguito a uno scontro tra guerriglieri e militari. Decisione comunicata dal presidente colombiano, Juan Manuel Santos, durante una conferenza stampa tenuta nella base militare di Cali, in Colombia. «Ho ordinato alle forze armate di revocare la sospensione degli attacchi aerei contro le posizioni delle Farc fino a ulteriore comunicazione». Queste le parole del Presidente colombiano, che in marzo aveva interrotto la campagna di bombardamenti per favorire i negoziati di pace, come segno di riconoscimento per il cessate il fuoco che le Farc osservavano da dicembre. Poi ribadisce: «La decisione di un cessate il fuoco bilaterale non potrà avvenire, se avverrà, ripeto non potrà avvenire, avverrà a meno che non sia la conseguenza di un accordo serio, definitivo, verificabile di conclusione del conflitto». L’attacco effettuato contro una caserma, in località di La Esperanza, provincia di Cauca, ha causato per la precisione, la morte di 11 militari di Bogotà e 15 feriti; secondo il Governo l’offensiva è stata organizzata dalle forze rivoluzionarie armate (Farc). «Siamo preoccupati per i combattimenti a Cauca» ha riferito un membro delle Farc impegnato nelle trattative a Cuba. «Tutto ha una causa, e in questo caso i motivi sono l’incoerenza e il comportamento del Governo che ordina operazioni militari contro la guerriglia, proprio mentre partecipa alle discussioni sul cessate il fuoco». Quando le forze armate rivoluzionarie di Colombia avevano dichiarato il cessate il fuoco si erano effettivamente riservate il diritto di rispondere in caso di operazioni militari lanciate dall’esercito.
di Manfredi Cavallaro
Share
