Economia e Lavoro

Commercialisti, analisi della proposta bilancio UE: 311 miliardi di euro nel 2022 per rendere l’Europa più verde, digitale e resiliente

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L’Economic Outlook, presentato dall’Organizzazione per lo sviluppo economico stima per l’Italia il PIL al rialzo del +4,5% per quest’anno e del +4,4% per il prossimo, con un ritorno ai livelli pre-pandemici nella seconda metà del 2022

Roma Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa  periodica “Attività Internazionale”, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia. 

Nell’ambito del semestre europeo, la Commissione ha presentato il pacchetto di primavera 2021, con gli orientamenti di bilancio agli Stati membri per supportarli in un momento quantomai cruciale con la ripresa sempre più vicina, ma su un percorso ancora costellato da troppe incognite, che rendono necessario continuare ad avvalersi di ogni strumento utile a rimettere le economie sulla giusta strada. 

Con un totale di 311 miliardi solo per il prossimo anno, tra budget generale e meccanismo di ripresa, la proposta di bilancio 2022 presentata dalla Commissione consentirà di mobilitare massicci investimenti per stimolare la ripresa economica, preservare la sostenibilità e creare posti di lavoro, dando priorità alla spesa per le transizioni verde e digitale. 

Il Commissario europeo ai servizi finanziari ha recentemente annunciato l’intenzione di predisporre entro la fine del 2022 una proposta di riforma europea della revisione legale, finalizzata ad introdurre misure di contrasto a problematiche già note, quali l’eccessiva concentrazione del mercato della revisione, l’indipendenza del revisore e i potenziali conflitti di interesse che potrebbero nascere da servizi diversi dalla revisione forniti ai clienti revisionati. 

Tra i temi analizzati dall’informativa, l’accordo storico raggiunto dai ministri finanziari dei paesi del G7 sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, da cui i governi potrebbero incassare miliardi di dollari utili a sostenere i grandi costi dovuti alla pandemia. L’accordo consentirebbe all’Italia di aumentare il proprio gettito fiscale di 2,7 miliardi di euro nel 2021. 

Infine, il documento dei commercialisti pone l’attenzione sull’Economic Outlook, presentato dall’Organizzazione per lo sviluppo economico che riporta le stime di crescita aggiornate delle principali economie del mondo. Per il nostro paese le prospettive economiche vedono il PIL al rialzo del +4,5% per quest’anno e del +4,4% per il prossimo, con un ritorno ai livelli pre-pandemici nella seconda metà del 2022. 

Com. Stam.

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