Sabato 9 marzo, ore 21 Alenfado in concerto Il fado portoghese: tradizione, contaminazioni e assonanze
Cantunera fucina culturale
Piazza Monte Santa Rosalia, 12 (accanto a Palazzo Branciforte; accesso da via Bara all’Olivella o da via A. Gagini)
Un viaggio musicale che dalle note malinconiche del fado, nelle magiche e intense atmosfere dei quartieri di Lisbona, ci guida alla scoperta di sonorità assonanti in altre musiche popolari, attraverso la Spagna, l’America Latina e la Sicilia.
ALENFADO
Francesca Ciaccio, voce
Toni Randazzo, chitarra acustica, guitarra portuguesa
Roberto Buscetta, chitarra flamenca, cori
Fabio Barocchiere, basso acustico
Angela Mirabile, percussioni, glockenspiel, cori
Mariangela Lampasona, violino
Il repertorio degli Alenfado comprende, tra gli altri, brani riarrangiati di Amália Rodrigues, “la regina del fado”, ma anche di coloro che hanno raccolto la sua eredità, come i Madredeus, Dulce Pontes e Mariza, e che include anche brani di Cesária Évora, Las Migas e altri, ma anche brani italiani tradotti in portoghese o in spagnolo, e brani originali scritti e arrangiati dagli stessi Alenfado.
Il Fado (dal latino “fatum”, destino), canzone urbana di Lisbona, riconosciuto come patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco, è il simbolo dell’identità della città e del Paese, che racconta i sentimenti, le pene d’amore, la nostalgia e la vita quotidiana.
Posti limitati – Prenotazione obbligatoria
Biglietto posto unico € 8,00
Info e prenotazioni ai n. 091321350 / 3336576498
Evento Facebook: Alenfado in concerto al Cantunera
Pagina Facebook: Alenfado
ALTRI APPUNTAMENTI
Sabato 9 marzo, ore 18
Canti liturgici ortodossi
Istituto dei Ciechi “Florio-Salamone”
Villa del Pigno
Sala dei concerti “Antonino Morvillo”
Via Angiò, 27 PALERMO
Coro Svete tikhij (Свѣте тихій)
diretto da Irina Nedoshivkina Nicotra
Canti liturgici ortodossi della tradizione russa, greca e bizantina
Ingresso libero
Evento Facebook: Canti liturgici ortodossi
L’Istituto dei Ciechi “Florio-Salamone” di via Carlo D’Angiò, alle falde di Monte Pellegrino, nacque in una struttura fondata nel giugno del 1891 su disposizione di Ignazio Florio, che l’aveva acquistata vent’anni prima, e divenuta subito dopo convitto, grazie alla monumentale eredità lasciata dalle sorelle Salamone. Nel 1893 divenne luogo di accoglienza ed educazione per i non vedenti palermitani che versavano in condizioni di disagio e indigenza, ed è stato testimone di una stagione irripetibile della vita pubblica palermitana.
La Sala dei Concerti dell’Istituto dei Ciechi, dedicata all’avvocato Antonino Morvillo, assessore all’Istruzione della Città di Palermo nonché primo presidente dell’istituto, fa parte dell’ampliamento architettonico di Villa del Pigno, datato 1912. Ha forma regolare e una superficie pari a circa mq. 212. Fra le caratteristiche decorative rilevanti appaiono il controsoffitto cassettonato in legno decorato a stucco e il pavimento in graniglia di marmo realizzato dall’illustre artigiano Vincenzo Patricolo. Rilevante poi il palco sopraelevato in legno decorato a stucco che chiude sul fondo la sala e al quale si accede da una scala coperta esterna attraverso il foyer. Sul lato maggiore destro due grandi vetrate con struttura in ferro e vetri colorati blu e arancio, si aprono sulla corte principale della Villa.
L’ultimo restauro della sala è stato terminato nel 2003, a seguito del quale la sala ha anche ospitato concerti in collaborazione con l’Associazione Siciliana Amici della Musica.
Com. Stam.