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Contributi turismo: Lab Travel destina il 50% agli agenti in smart working

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Cuneo – Lab Travel Group, società che con il marchio Euphemia gestisce da 12 anni la più importante rete italiana di consulenti specializzati nell’organizzazione di viaggi e vacanze composta da agenti di viaggio qualificati, ha deciso di condividere i contributi a fondo perduto stanziati dal MIBACT in favore delle imprese turistiche con la sua squadra di “Personal Voyager”: 120 agenti di viaggio professionisti in tutta Italia.

Nello specifico, Lab Travel Group destinerà ai consulenti il 50% dei fondi che riceverà dallo Stato, contribuendo, almeno in parte, a supportarli in un momento di grande difficoltà, a causa del blocco imposto al turismo dalla pandemia. La decisione di Lab Travel Group, in controtendenza rispetto alle scelte di molti operatori del turismo che possono contare sulla cassa integrazione per i loro dipendenti, mira anche a dare un segnale di fiducia nel futuro e nella ripresa del settore, che si prevede lenta nel 2021 e più marcata nel 2022.
A differenza di quanto accade negli Stati Uniti, dove il mercato dei cosiddetti “home-based travel agent” rappresenta circa il 30% della distribuzione turistica, in Italia oggi i consulenti di viaggio incidono solo per il 2% sul totale: si tratta quindi di una figura professionale e di un modello distributivo relativamente nuovi e purtroppo ancora scarsamente considerati dalle istituzioni. Nonostante questo, il trend relativo agli agenti di viaggio che scelgono di chiudere le proprie agenzie e trasformarsi in consulenti è in costante crescita, con una comprensibile impennata negli ultimi mesi.
Nel modello distributivo dei consulenti, il professionista opera in smart working ed è libero di gestire le relazioni con i clienti, concentrandosi esclusivamente sullo sviluppo e sulla vendita delle proposte di viaggio, siano esse pacchetti vacanza o itinerari personalizzati di gruppo o individuali. Parallelamente, un back-office fornisce assistenza professionale qualificata e si occupa della gestione di tutte le attività collaterali alla vendita, come, ad esempio, amministrazione, relazioni con i fornitori, servizi di biglietteria, adempimenti burocratici e legali. Questo garantisce, di fatto, al consulente la flessibilità necessaria per fronteggiare un mercato in costante evoluzione come quello del turismo.
Storicamente, in Italia i primi network di consulenti di viaggio si sono sviluppati alla fine degli anni ’90, intercettando soprattutto appassionati di turismo che venivano adeguatamente formati per occuparsi di distribuzione e vendita di prodotti turistici.
Lab Travel Group con la sua Euphemia, il cui nome è ispirato alla città immaginaria di Italo Calvino nella quale i mercanti si scambiavano i racconti dei loro viaggi intorno al mondo, è stata la prima realtà a basare il proprio core business sulla selezione di agenti di viaggio qualificati, con almeno 20 anni di esperienza nel settore e un portfolio clienti consolidato. In questo senso, Euphemia rappresenta la naturale evoluzione dell’agenzia di viaggio tradizionale, la cui marginalità è sempre più limitata, a fronte di costi fissi e oneri burocratici in aumento.
I Personal Voyager di Euphemia sono per la maggior parte ex titolari di agenzie anche molto importanti, che hanno scelto di abbandonare il negozio su strada per “portare il mondo direttamente a casa o nell’ufficio del cliente”, a garanzia di un servizio estremamente personalizzato e di altissimo livello. Molti di loro oggi lavorano da casa sfruttando la tecnologia; il modello di Euphemia prevede comunque la presenza di 44 filiali sul territorio, concepite come uffici in co-working nei quali i Personal Voyager che lo desiderano possono approfittare di tutti gli strumenti necessari per lavorare e di spazi di rappresentanza per incontrare clienti, partner e fornitori.
“In un momento così difficile per il mondo del turismo – dichiara Ezio Barroero, presidente di Lab Travel Group – pensiamo sia equo e corretto condividere i contributi a fondo perduto di cui saremo beneficiari con le persone che, insieme a noi, hanno raggiunto risultati brillanti in questi anni. Nonostante la crisi, negli ultimi mesi i nostri Personal Voyager hanno portato avanti un grande lavoro di squadra. La loro tenacia, unita all’impegno di tutto il team della sede centrale, ci permetterà di ripartire presto, più forti di prima”.
Lab Travel Group può contare sulle risorse necessarie per affrontare in sicurezza la crisi grazie ad una gestione economica sempre attenta e oculata, a cui si affianca una sistematica riduzione dei costi fissi e di gestione intrapresa nei mesi scorsi, attraverso la revisione dei canoni di affitto delle filiali, la rinegoziazione delle condizioni bancarie e la riduzione dei compensi per gli amministratori.

Com. Stam.

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