Corfù, atterraggio forzato di un aereo diretto a Düsseldorf: stormo di uccelli nel motore sinistro
Si chiama “birdstrike”, quando un aereo in volo ha un impatto con un volatile. Ed è proprio quello che successo al motore del volo EW9613 dell’Airbus A320-214 della compagnia aerea low-cost Eurowings, decollato da Corfù e diretto a Düsseldorf, in Germania.
L’aereo era partito alle ore 14:20 e durante il decollo si è trovato di fronte uno stormo di uccelli. L’Airbus ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza e tornare all’aeroporto Ioannis Kapodistrias quindici minuti dopo il decollo. La notizia è stata confermata ad APE-MPE dal presidente dei dipendenti della CAA, Corfù, Dimitris Rousos, mentre ha sottolineato che ” Il pilota ha seguito tutti i protocolli di rito dopo che un volatile si è scontrato con uno dei motori, riuscendo a portare i passeggeri a terra in sicurezza senza rischi. Non c’è motivo di preoccuparsi, in quanto eventi simili possono accadere senza alcun pericolo per i passeggeri degli aerei.” I passeggeri sono stati fatti stati fatti scendere in totale sicurezza. Il bird strike, o impatto con volatile, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, purtroppo non è raro. Nel 90% dei casi avviene soprattutto durante le fasi di decollo o atterraggio. Solo in alcuni casi può avvenire ad altitudini maggiori, anche a 6mila o 9mila metri sul livello del mare. L’impatto sull’aereo dipende dal peso dell’animale, dalla velocità e dalla direzione. Un impatto con un uccello piccolo e a bassa velocità può creare danni relativamente gravi. Lo scontro con più animali, come nel caso odierno, può invece portare a conseguenze ben più gravi e importanti che possono compromettere la sicurezza di chi è a bordo dell’aereo. Negli ultimi anni le case costruttrici di motori aeronautici sono costrette a verificare la robustezza dei loro prodotti proprio attraverso test per impatti simili a questo. In modo da rendersi conto dei danni che potrebbero derivarne e poter quindi studiare delle soluzioni ad hoc in modo da ridurre i rischi e il pericolo per passeggeri ed equipaggio.
Com. Stam./foto fonte “Sportello dei Diritti”