Dopo anni di attesa la comunità di Cori e Giulianello vede arrivare in Consiglio Comunale, a corredo del Piano Particolareggiato, il Piano del Colore.
Infatti all’unanimità l’intera assise ha dato il via libera allo strumento urbanistico con il fine di riqualificare l’immagine della Città, conservare e la tutelare il patrimonio edilizio per permettere la conseguente valorizzazione del paesaggio urbano.
Molto spesso parlare di centro storico significa parlare della parte più vulnerabile del territorio, a cui molte volte si legano processi di abbandono ed una limitata attenzione alla qualità degli interventi di manutenzione. Da qui nasce la necessità di pianificare azioni capaci di porre un freno al processo di abbandono del centro storico, incentivando un corretto recupero e la salvaguardia del patrimonio edilizio storico, per tutelarne e valorizzarne la valenza documentale, storica ed architettonica.
In attesa dell’entrata in vigore del Piano Particolareggiato dei Centri Storici, strumento fondamentale per regolare e migliorare la qualità urbanistica dei singoli interventi, il Piano del Colore vuole regolamentare come le singole architetture si andranno trasformando. È necessario porre l’attenzione sulla qualità degli interventi di manutenzione e di ristrutturazione edilizia che ogni giorno modificano il paesaggio urbano e indirizzare i progetti di recupero del patrimonio edilizio verso un’immagine coerente, unitaria e rappresentativa delle peculiarità delle tre differenti parti del nostro centro storico – Cori Monte, Cori Valle e Giulianello.
Il Piano del Colore vuole contribuire ad innescare una nuova sensibilità nella pratica architettonico-edilizia. Una sensibilità fondata sulla consapevolezza che l’edilizia storica rappresenta il materializzarsi della cultura e la memoria testimoniale di una comunità. Gli edifici, come i documenti d’archivio, ci raccontano una società: la trasformazione delle nostre architetture sarà la restituzione delle dinamiche sociali nel corso dei secoli.
“Siamo convinti – commentano il sindaco Mauro De Lillis e il delegato all’Urbanistica Elisa Massotti – che la conoscenza delle peculiarità urbanistiche e architettoniche sia l’elemento fondamentale per evitare l’omologazione che cancella la memoria storica. Interventi di ristrutturazione o di riqualificazione di immobili presenti nel centro storico, rispettosi del luogo in cui si trovano, non dipendono solo da norme urbanistiche puntuali, ma è necessario che i tecnici e i proprietari-committenti siano consapevoli di essere responsabili di una abitazione costruita magari sette secoli fa. Il compito del Piano del Colore – concludono – sarà pertanto urbanistico e culturale ovvero: indicare in modo puntuale le regole da seguire per gli interventi edilizi e promuovere la conoscenza diffusa dell’enorme patrimonio storico di questi luoghi”.
Com. Stam./foto