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Costruire nuovi strumenti di conoscenza, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale emerso e sommerso

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Da Ragusa un contributo arriva dalla prima edizione della Summer School SUNRISE 2022

Palermo – Si è concluso con un incontro a Santa Croce Camerina (RG) il workshop destinato alla presentazione dei risultati della prima edizione della Summer School SUNRISE 2022 (Seashore and UNderwater documentation of archaeological heritage palimpSests and Environment) 2022, nato dalla collaborazione tra la Soprintendenza del Mare della Regione siciliana, diretta da Ferdinando Maurici, con il gruppo di Geomatica del Politecnico di Torino in collaborazione con lo IUAV di Venezia ed il sostegno della SIFET (Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia), dell’ISPRS (International Society for Photogrammetry and Remote Sensing).

L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento della Soprintendenza dei Beni culturali ed Ambientali di Ragusa, diretta da Nello Lo Monaco, è stata dedicata alla diffusione di best practices e linee guida per lo studio, la documentazione, la costruzione di nuova conoscenza e la comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale costiero (emerso e sommerso), tramite l’utilizzo delle più recenti e innovative tecniche della Geomatica che permettono l’acquisizione, l’elaborazione e la gestione di dati metrici tridimensionali.

Il workshop ha fornito ai partecipanti (studenti, professionisti ed esperti della tutela del patrimonio culturale) una conoscenza preliminare circa le diverse tecniche e strumenti che possono essere utilizzati per documentare il Patrimonio Culturale nel contesto ambientale di riferimento, il c.d. coastal heritage.

Le aree sui quali i partecipanti hanno sperimentato le tecnologie di documentazione sono l’area marina di Kaucana e il Bagno Arabo di Mezzagnone, entrambi in provincia di Ragusa.

La Summer School si è svolta con lezioni frontali, attività di rilievo e acquisizione dei dati sul campo, con l’elaborazione e l’interpretazione dei dati e la presentazione finale da parte dei partecipanti secondo un approccio Learning by Doing.

Gli incontri hanno messo in luce il contributo che questi approcci conoscitivi possono fornire alla documentazione del patrimonio costiero e su come i prodotti ottenuti possano essere utilizzati ai fini della creazione di nuova conoscenza, alla gestione, salvaguardia, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale.

In linea con le indicazioni fornite dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità SicilianaAlberto Samonà, l’iniziativa è stata rivolta anche alle diverse categorie di operatori del territorio.

Per la Regione presenti Fabrizio Sgroi della Soprintendenza del Mare e Saverio Scerra della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa. Il contributo scientifico è stato apportato da: Elisabetta Colucci, Francesca Matrone e Paolo Maschio del Politecnico di Torino, Francesco Guerra, Caterina Balletti e Paolo Vernier dell’Università IUAV di Venezia, Fabio Remondino e Fabio Menna della 3D Optical Metrology, Erica Nocerino dell’Università di Sassari, Domenico Visentini dell’Università degli Studi di Udine, Alessandro Capra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Aldo Guastella e Giuseppe Furfaro del Collegio dei Geometri membri SIFET, Filiberto ChiabrandoAndrea Lingua, Alessio Calantropio, Lorenzo Teppati Losè e dalla Bruno Kessler Foundation.

Com. Stam./foto

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