Ieri mattina il presidente della Regione Rosario Crocetta si è recato in visita al consolato tunisino di piazza Florio, a Palermo. Accolto calorosamente dal console di Tunisia Farhat Ben Souissi, Crocetta ha dichiarato: «Sono venuto a dare la mia solidarietà a un popolo pacifista e accogliente come il popolo tunisino, ma anche per incoraggiare il processo di pace e di democrazia che la Tunisia ha intrapreso in questi anni». Interrogato sul rischio per la sicurezza della Sicilia, Crocetta si è detto sicuro della cooperazione con il governo del paese maghrebino: «La Tunisia è esterrefatta di fronte qualcosa che riguarda delle minoranze. I terroristi vogliono danneggiare il processo democratico e noi dobbiamo rafforzare la nostra lotta comune per isolare gli estremisti, che non hanno nulla a che fare con l’Islam». Gli fa eco il console tunisino: «Questo è un nemico senza confini e senza nazionalità ed è un pericolo per tutti, non solo per il mondo arabo. Con l’Italia abbiamo fatto un accordo per limitare l’immigrazione clandestina e ci siamo riusciti. Ora dobbiamo riuscire a limitare anche il terrorismo tramite accordi bilaterali e fondi europei». Al termine dell’incontro Crocetta ha potuto chiarire un’altra questione importante: la legge finanziaria regionale, discussa sempre ieri con il presidente dell’Ars Ardizzone. «Dopo sette anni le stime danno un Pil regionale a +1,7%» ha dichiarato Crocetta. «Per questo la legge “Sblocca Sicilia”, oltre al pareggio di bilancio, vuole creare sviluppo e occupazione tramite, ad esempio, il contratto di ricollocazione per i disoccupati o lo snellimento della burocrazia che faciliterà l’uso dei fondi europei. È un elemento promotore di solidarietà e per questo, oltre alla Commissione Bilancio, deve essere approvata da diverse commissioni: Attività Produttive, Affari Istituzionali e Lavoro prima di tutte. In questi giorni stileremo tutta la parte riguardante la copertura finanziaria, in modo da mandarla in Commissione Bilancio e avere l’approvazione la settimana prossima.»