Il cedimento del viadotto Himera, tra Scillato e Tremonzelli, che ha causato l’interruzione della Palermo-Catania, costerà più di 18 milioni di euro l’anno. La chiusura dell’autostrada ha provocato disagi gravissimi per la Sicilia; entro giugno si presume di poter costruire una bretella che consenta di superare il viadotto e di limitare i tempi per un ritorno alla normalità.
Paolo Beria, docente del Politecnico di Milano, specializzato in Politiche dei Trasporti, ha elaborato i dati e stimato che ai 18 milioni previsti si dovranno aggiungere quelli relativi al transito commerciale che vedranno aumentare i costi di gestione dei propri mezzi, camion, pullman. Attualmente si è costretti a deviare dalla Palermo-Catania alle strade statali che collegano gli svincoli di Scillato e Tremonzelli, ma anche gli operatori dell’Anas hanno cominciato i lavori di manutenzione provocando rallentamenti e code infinite. Si calcolano 25mila kilometri e oltre 4.300 ore aggiuntive in più di percorrenza durante l’anno. Il traffico, inoltre, è aumentato di circa il 20% a causa dei lavori da parte dell’Anas sulle strade statali.
La condizione diventa ancor più critica se si pensa che i mezzi pesanti, destinati al trasporto commerciale, devono deviare fino alla Palermo-Messina, allungando il loro percorso di circa 80 kilometri, pagando anche il pedaggio.
Ai danni stimati dal Politecnico di Milano sono da aggiungere quelli relativi al turismo, all’economia locale, al commercio ed all’inevitabile aggravio per la benzina, per non parlare della velocità con cui le autovetture si usureranno visto la note condizioni di tutte la strade statali della Sicilia. Ovviamente questi sono i conti fatti senza tenere conto dei 30 milioni stanziati dal governo per il ripristino del viadotto.
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