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Deviazione viale Bolano provoca disagi ai pendolari

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Enormi problemi alla viabilità e auto in coda sono scenari che si verificano puntualmente ogni mattina per tutti i pendolari che da Misterbianco devono percorrere la corsia del viale Bolano in direzione di Ognina. Una situazione altamente esplosiva che ha causato le proteste di oggi dei residenti di Nesima scesi in strada perchè non vogliono più vivere situazioni quotidiane di ordinario caos. Come componente della commissione all’Urbanistica il sottoscritto Maurizio Mirenda ha raccolto le segnalazioni dei cittadini di Nesima nel corso del sopralluogo di stamattina. Moltissimi di abitanti che esprimono profonda preoccupazione per un piano del traffico temporaneo che fa acqua da tutte le parti e che è stato scelleratamente appoggiato dall’attuale presidente della municipalità di “Nesima-Monte Po-San Leone-Rapisardi”. A causa dei lavori della metropolitana un tratto del viale Bolano è chiuso al flusso di macchine e mezzi pesanti che ogni giorno transita da qui. Autobus, Camion e vetture di ogni tipo che obbligatoriamente devono svoltare su via Antonio Mirone, attraversare via Paolo Orsi e immettersi in via Francesco Durante prima di raggiungere, finalmente, la circonvallazione. Parliamo di arterie molte strette e incapaci di assorbire una mole di traffico tanto grande. La conseguenza inevitabile sono i tanti incidenti stradali che solo per pure fortuna non sono finiti in tragedia. Nel mese di agosto, complice il periodo estivo e le scuole chiuse, il traffico è abbastanza contenuto ma cosa succederà a settembre quando comincerà il nuovo anno didattico e gli uffici riapriranno i battenti? La conseguenza inevitabile sarà la paralisi del territorio di Nesima con gravi ripercussioni alla Mobilità pure nei quartieri confinanti. Non dimentichiamoci che il viale Bolano rappresenta una delle porte d’ingresso della città e come tale rischia, tra due mesi, di essere bloccato da code chilometriche quotidiane. Per queste ragioni invito il sindaco Bianco e l’assessore al ramo a studiare, insieme ai tecnici dell’Utu, un nuovo percorso alternativo. Un progetto che, oltre all’impiego delle pattuglie della polizia municipale, preveda l’utilizzo del viale San Pio X e di via Francesco Miceli. Arterie molto più ampie rispetto alle vie Mirone e Orsi.
Com. Stam.

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