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Disabilità. Dallo Stato contributi a fondo perduto per l’incremento della mobilità inclusiva nei Comuni, la Ugl scrive ai sindaci della Città metropolitana di Catania

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“Più stalli gialli e rosa per aiutare le fasce deboli” Potenziare la mobilità inclusiva nei Comuni della Città metropolitana di Catania.

Lo ha chiesto con una nota, inviata all’attenzione dei 58 vertici degli enti comunali, il responsabile dell’Ufficio Politiche della Disabilità della Ugl etnea Gabriele Cataldo, informando le Amministrazioni circa la possibilità di accedere ai contributi statali stanziati di recente dai ministri delle Infrastrutture, della Disabilità e dell’Economia. “Sono somme a fondo perduto destinate al pagamento di stalli di parcheggio (già creati o alla realizzazione di nuovi) riservati alle persone con disabilità oppure a donne in gravidanza o a genitori con figli fino a due anni, oltre che al ristoro per i Comuni che hanno disposto il parcheggio gratuito per i disabili che trovino occupato il posto riservato – spiega il sindacalista della Ugl. Per ottenere questi contributi bisognerà registrare il Comune nel form che, entro sessanta giorni dalla pubblicazione del Decreto ministeriale in Gazzetta ufficiale, si troverà nell’apposito link pubblicato nel sito del Ministero delle Infrastrutture. Sarà necessario, però, indicare tutti i dati dell’atto (delibera o ordinanza) relativo al progetto con il numero di stalli realizzati o da realizzare. Si potrà altresì indicare la previsione della gratuità della sosta per i veicoli dei disabili quando le aree adibite a parcheggio sono occupate. Per quanto riguarda la prima misura il ristoro è di 500 euro per ogni stallo di colore “giallo”, per gli stalli “rosa” invece verranno accordati rimborsi da un numero massimo di tre (1.500 euro in totale per i Comuni fino a 3.000 abitanti) ad un massimo di 600 (ovvero 300.000 euro per i centri con più di 1 milione di abitanti). Nel caso di Catania, ad esempio, la città capoluogo potrebbe concorrere per la cifra di 150.000 euro ed un massimo di 300 stalli riservati alle donne in gravidanza o alle famiglie con figli fino a 2 anni. Riteniamo questa una grande occasione per i comuni, la maggior parte in grande difficoltà finanziaria in questo periodo, per implementare le azioni di mobilità inclusiva proposte e venire incontro alle esigenze delle fasce più deboli. Confidiamo quindi – conclude Cataldo – nella sensibilità dei sindaci, o dei commissari dove sono insediati, nell’assicurare la massima attenzione nei confronti dell’opportunità che lo Stato offre ai Comuni, evitando di perderla.”

Com. Stam./foto

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