Breve

Donnafugata punta ancora su vitigni autoctoni,ecco Prio


(ANSA) – Prio (nel dialetto siciliano sinonimo di allegria e felicità) è il nuovo monovarietale di Donnafugata.
Un vino che si inserisce nel filone di ricerca e di innovazione che l’azienda porta avanti sulle varietà autoctone siciliane.
Prodotto con uve Catarratto nella tenuta di Contessa Entellina, “è un Sicilia Doc che bene esprime le potenzialità di questo vitigno – osserva Antonio Rallo che guida la produzione dell’azienda di famiglia – Coltiviamo il Catarratto da molto tempo e abbiamo imparato a vinificarlo con grande soddisfazione e per Prio, a Contessa Entellina, abbiamo scelto le vigne di Mazzaporro e Casale Bianco, territori che ci hanno dato il giusto equilibrio tra struttura, mineralità e ricchezza aromatica, proprio quel carattere che volevamo avesse questo monovarietale.” Per José Rallo, che del nuovo vino ha curato l’immagine, “Prio è l’allegria inaspettata e autentica di una donna dolcemente baciata da una farfalla che si posa sul suo volto, un giorno d’estate al tramonto. Un’etichetta intrigante e sensuale come questo Catarratto.” Da anni Donnafugata collabora con l’Assessorato Regionale Agricoltura nell’ambito del progetto di valorizzazione dei vitigni autoctoni, ospitando nella propria tenuta, in contrada Predicatore, un campo sperimentale in cui sono state impiantate 19 differenti varietà, per un totale di 30 biotipi.
Oltre alle varietà “reliquia”, quasi totalmente scomparse dal panorama viticolo dell’isola, nel campo vi sono pure alcuni tra i vitigni più diffusi e tra questi il Catarratto, con 3 biotipi.
Le micro vinificazioni effettuate a partire dal 2012 presso la cantina sperimentale “G. Dalmasso” dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino, “stanno dando risultati molti interessanti sottolinea Antonio Rallo -; in prospettiva si potranno selezionare e propagare i migliori biotipi”.
(ANSA).

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