Elezioni Usa, primo confronto Trump-Biden si risolve in un nulla di fatto

Il primo confronto pubblico tra il presidente Usa uscente e ricandidato Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden si è risolto in un confuso e caotico battibecco tra i due contendenti, con il moderatore Chris Wallace che a fatica ha cercato di gestirlo.

L’incontro si è svolto ieri a Cleveland in Ohio ed è stato il primo di una serie di altri due incontri che si terranno tra i due sfidanti in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Davanti a milioni di americani, quando in Italia era già notte, tra ieri e oggi Trump e Biden si sono confrontati su varie tematiche, ma inevitabilmente sono scivolati nello scontro, con accuse reciproche ed ogni risposta di Biden è stata interrotta da Trump, che è stato richiamato più volte all’ordine, ma inutilmente dal moderatore. All’inizio del dibattito, parlando di sanità, Trump ha accusato Biden di guidare un partito con idee socialiste, mentre Biden ha risposto dissociandosi dalla sinistra del partito e ricordando di aver vinto le primarie con grande vantaggio. Sul tema della Corte suprema e della recente nomina di una nuova giudice ultraconservatrice da parte di Trump, il presidente uscente ha rivendicato di avere il diritto di nominare il nuovo giudice, ma Biden ha ribadito che gli americani stanno già votando e quindi bisognerebbe aspettare a fare nomine che potrebbero influenzare la giustizia Usa per anni. Sull’economia Trump ha detto di aver costruito la più forte economia mondiale, mentre Biden lo ha accusato di aver solo difeso i più ricchi. E’ stato pure affrontato il tema delle pochissime tasse sul reddito pagate da Trump, il quale si è difeso mentendo, sostenendo di aver pagato “milioni di dollari” in tasse. Parlando della pandemia Trump ha rivendicato il lavoro fatto dalla sua amministrazione, annunciando che “un vaccino arriverà tra poche settimane”, ma Biden lo ha criticato, accusandolo di non avere preso sul serio la pandemia, di aver diffuso teorie infondate e aver irriso chi indossa le mascherine. Si è parlato pure di razzismo. Sul punto  Trump ha portato la discussione sulla sicurezza, accusando Biden di non avere il sostegno dell’esercito e della polizia, dicendo che le città con le peggiori violenze sono quelle governate dai democratici. La discussione ha pure toccato il tema elezioni e regolarità del voto. Qui Trump ha ribadito la sua tesi che il voto per posta è soggetto a truffe e brogli, invitando i suoi sostenitori ad andare ai seggi per tenere d’occhio quello che succede, mentre Biden ha difeso il voto per posta. Alla fine dell’incontro l’opinione della gran parte dei commentatori Usa è che nessuno dei due candidati possa dire di aver “vinto”, anche se oggi Trump è dato ampiamente indietro da tutti i sondaggi e, pertanto, un dibattito che si conclude con un nulla di fatto può essere considerato per Biden un buon risultato. Il 7 ottobre toccherà ai candidati alla vicepresidenza, Mike Pence per il Partito Repubblicano e Kamala Harris per il Partito Democratico, confrontarsi in tivvù, mentre Trump e Biden torneranno a confrontarsi il 15 ed il 22 ottobre.

Ciro Cardinale​

CS