Con le case che un tempo erano dei mafiosi si potrà dare una risposta concreta all’emergenza abitativa in città. Settanta immobili confiscati passano al Comune. Il provvedimento è stato varato a Roma dal consiglio direttivo dell’Agenzia dei beni confiscati presieduta da Umberto Postiglione, ex prefetto di Palermo. In totale i beni trasferiti a Palazzo delle Aquile sono 80 (460 quelli in tutta la Sicilia, 2500 in Italia). Numeri di un certo effetto che si sommano a quelli precedenti: lo scorso 29 ottobre furono assegnati altri 500 beni. Gran parte degli immobili sono in buone condizioni, il Comune dovrà provvedere alla prima manutenzione e poi a sua volta assegnarli a chi ne ha diritto. Un patrimonio non indifferente, tolto a Cosa Nostra al termine di un iter giudiziario fatto di processi, appelli e sentenze.