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Europei Ciclocross cala il sipario sulla rassegna continentale di Namur

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Nella seconda e ultima giornata di prove l’Italia si difende bene: migliori azzurri Bertolini 12esimo tra gli Elite, Zontone 12esima tra le U23 e Cafueri 23esimo con gli junior

Namur (BEL) – Seconda e ultima giornata di prove agli Europei di Ciclocross sui tracciati della cittadina di Namur. Italia leggermente in calo rispetto alle prestazioni di ieri, in cui la Nazionale di Pontoni ha ottenuto un argento con Valentina Corvi e due top five in 3 categorie diverse: due dodicesimi posti ed un 23esimo i migliori piazzamenti degli azzurri di oggi nelle categorie uomini Elite, donne Under 23 e uomini junior. Comunque un buon Europeo per un’Italia in netta crescita e sopratutto giovanissima, capace di migliorare i risultati dello scorso anno (una medaglia di bronzo tra gli Junior con Luca Paletti) e di dimostrare tutto il suo potenziale nonostante l’assenza di pedine importanti.

UOMINI JUNIOR – E’ la Francia a conquistare il titolo continentale tra gli juniores: sul tracciato di Namur Leo Bisiaux taglia per primo il traguardo, precedendo il danese Daniel Weis Nielsen ed il neerlandese Guus Van den Eijnden. Una partenza sprint per il neo campione europeo, che fa subito selezione e stacca il gruppo in due parti nette. L’Italia prova a rimanere lì davanti prima con Samuele Scappini e poi con Elian Paccagnella, costretti però a mollare rispettivamente nel primo e nel secondo giro. Il primo vero attacco del 17enne arriva nel terzo giro, quando il belga Viktor Vandenberghe perde terreno per un problema tecnico: l’unico che riesce a rimanere alla sua ruota è il danese Daniel Weis Nielsen, lanciando un testa a testa che dura fino all’ultimo guro, quando Bisiaux stacca definitivamente il suo avversario e conquista in solitaria il primo gradino del podio.

Peccato per gli azzurri junior, categoria su cui il CT Daniele Pontoni puntava tantissimo. Lo aveva detto anche alla vigilia: “Sono i più forti, ma non sono ancora riusciti a mostrare il loro valore reale”. Il migliore tra gli italiani è Tommaso Cafueri, che si piazza in 23esima posizione. Trentesimo Stefano Viezzi, seguito al 33esimo posto da Tommaso Bosio. Quarantesimo Samuele Scappini, mentre Elian Paccagnella paga lo sforzo iniziale chiudendo al 43esimo posto.

Le parole del CT a fine gara racchiudono tutto il rammarico per un’occasione persa: “I ragazzi sono andati molto al di sotto delle aspettative, non dandomi ciò che avevo chiesto. Forse anche io ho sbagliato qualche valutazione. E’ un peccato perché abbiamo impostato un bel lavoro ad inizio stagione che speravo portasse ad un altro tipo di risultati”. Non manca qualche lato positivo: “Stefano Viezzi e Tommaso Bosio, i due ragazzi del primo anno, mi hanno sorpreso: sono partiti in fondo al gruppo ma hanno recuperato bene. Bravi in particolare sulla parte tecnica, interpretata molto bene da entrambi”E adesso“il primo ciclo si è concluso, da qui parte la seconda parte di stagione e ci saranno altre persone da chiamare in causa per il futuro”.

DONNE UNDER 23 – Dominio assoluto dell’Olanda nella prova femminile Under 23: a tagliare in solitaria il traguardo è la già campionessa del mondo Puck Pieterse, che sul tracciato di Namur sbaraglia la concorrenza e fa gara da sola. La sua superiorità si vede già dalle primissime pedalate, con le quali prende subito il largo e non lascia alcuna speranza di rimonta alle avversarie.

La gara si riduce quindi ad una corsa per il secondo posto, alla fine conquistato dalla francese Line Burquier, che si lascia alle spalle l’olandese e campionessa europea uscente Shirin Van Anrooij. Migliore delle azzurre Asia Zontone, dodicesima a 4’55” dalla vincitrice: “Purtroppo ho sbagliato la partenza e ho passato i primi due giri a provare a recuperare, per poi mantenere la mia posizione. Mi spiace di non essere arrivata tra le prime 10, ho fatto un po’ di errori tecnici, ma sono comunque contenta e mi sono divertita”. Le altre azzurre: Carlotta Borello è quindicesima, Alice Papo ventitreesima.

UOMINI ELITE – Michael Vanthourenhout profeta in patria: il belga si impone davanti al pubblico di casa vincendo la prova Elite, caratterizzata da una forte pioggia cominciata a cadere proprio un paio di minuti prima della partenza, rendendo ancor più insidioso l’iconico tracciato di Namur. Il 28enne ha saputo interpretare al meglio la gara, creando subito un bel gap e gestendo il vantaggio fino al trionfo finale. Lars van der Haar, campione in carica e super favorito della vigilia, si deve accontentare del secondo gradino del podio, mentre il bronzo finise al collo dell’altro belga Laurens Sweeck. Unico azzurro in gara Gioele Bertolini, autore di una bella rimonta nella seconda parte di gara: sua la dodicesima piazza finale. “Il nostro obiettivo era entrare nella top ten, anche se oggi non era facile per niente: è partito discretamente, poi nella sua parte in molti si sono bloccati ed è rimasto fermo” spiega il CT Pontoni. E aggiunge: “Alla vigilia dell’Europeo avevo detto che se avessimo raccolto gli stessi risultati dello scorso anno, con la squadra a disposizione, sarei stato soddisfatto. Quindi posso dire di tornare a casa col sorriso e di essere fiducioso per la parte finale di stagione. Adesso ci prendiamo un attimo di pausa dopo una prima fase intensa e ricca di attività e ci prepariamo per gennaio e febbraio, in cui ci saranno le prove di Coppa del Mondo e il Mondiale”.

Com. Stam./foto Federciclismo

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