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Fondo Edifici di Culto e Prefettura La Chiesa di S. Giovanni all’Origlione riapre le sue porte alla Città di Palermo

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14 giugno 2018 alle ore 16.00 –  Fondo Edifici di Culto e Prefettura    La Chiesa di S. Giovanni all’Origlione riapre le sue porte alla Città di Palermo anche come luogo espositivo di Manifesta 12. Un progetto pilota tra arte, cultura e integrazione.

 

“Oggi – ha dichiarato il Prefetto Antonella De Miro nel suo intervento di apertura dell’evento – inauguriamo la riapertura al pubblico dell’importante Chiesa del ‘600 San Giovanni dell’Origlione di proprietà del Fondo Edifici Culto (F.E.C.) del Ministero dell’Interno. Questo evento ha un sapore speciale, perché è il frutto di una caparbia volontà del “noi”, del ben lavorare insieme ad un progetto: F.E.C., Prefettura di Palermo, Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione ed Arcidiocesi.  Ma non solo Istituzioni pubbliche ed ecclesiastiche, ma anche la società civile con l’associazione Italia Nostra che ha raccolto i fondi per i primi interventi di restauro dell’affresco “Il trionfo di Davide” attribuito a Pietro Novelli. Un esempio di cura e valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico appartenente ad un territorio ed alla sua comunità”

“E non solo” – ha proseguito il Prefetto – “siamo andati oltre. Abbiamo realizzato un progetto pilota di possibile integrazione. Con lo strumento del project work, infatti, due giovani cittadini senegalesi, ammessi alla protezione umanitaria, sono stati inseriti tra le maestranze che hanno realizzato il progetto di restauro, partecipando così ad un percorso di formazione”

“Ma si è fatto ancora di più, e per questo ringrazio il Comune di Palermo e Manifesta 12, per avere scelto la Chiesa quale luogo espositivo dell’opera La decollazione (The decollation) dell’artista Simon Starling”

“Oggi – ha concluso – tutti noi partecipi dell’iniziativa abbiamo scritto una pagina condivisa di impegno per una comunità, per un quartiere che si riappropria di un pezzo importante della sua storia. Ma anche di impegno per la cultura che non ha confini, e che è la cifra della città di Palermo, della Sicilia, dell’Italia”.

L’evento ha visto l’ampia partecipazione di istituzioni ed autorità cittadine.

Il Sindaco del Comune di Palermo, Leoluca Orlando, presente con molti dei suoi Assessori, ha dato atto dell’importanza del ritorno alla comunità cittadina della Chiesa, di fatto sparita nella memoria e ricordata solo dalla piazza omonima. “Oggi – ha affermato – è senz’altro una bella pagina di collaborazione che dimostra una prospettiva di crescita sociale, oltre che di integrazione a conferma del sistema di accoglienza della città di Palermo”.

L’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa  ha evidenziato come questo progetto sia un segno formidabile di quello che lo Stato, la  Regione e i Comuni possono fare insieme. Un esempio di virtuosa collaborazione. Ed ha  sottolineato l’impegno della Soprintendente  ai Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, Arch. Lina Bellanca, la quale si è spesa con lo staff del suo ufficio per rendere  possibile la restituzione alla città di questo pregevole monumento storico artistico. Quindi.

La Soprintendente Bellanca ha confermato che l’intervento si può considerare un vero progetto pilota, un primo esempio di progettualità dedicata non solo al recupero artistico del bene ma anche alla sperimentazione di modalità organizzative capaci di esprimere una forte valenza sociale. Ha anche messo in rilievo come l’avvio di tali lavori di restauro, che hanno intanto reso possibile la riapertura della Chiesa di San Giovanni all’Origlione, ha anche l’importante significato di consentire il riavvio di un percorso di devozione che si era interrotto.

La Vice Presidente dell’Associazione Italia Nostra – sez. di Palermo, Arch. Adriana Chirco, si è detta emozionata per questo successo straordinario costituito dalla riapertura della Chiesa di San Giovanni all’Origlione, frutto della sinergia tra un’associazione culturale e gli enti preposti alla tutela del patrimonio.

Il dott. Gaetano Bongiovanni, storico dell’arte, ha sviluppato un interessante excursus storico della Chiesa, caratterizzata da un importante arredo pittorico, dalla sua costruzione ai successivi rimaneggiamenti, sino al danneggiamento subito nel bombardamento che interessò la città di Palermo il 9 maggio del 1943, ricordando come la Chiesa e l’annesso Monastero fossero un esempio tipico delle strutture monastiche dell’ordine benedettino femminile.

Don Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Palermo ha ringraziato le Istituzioni per il “cuore” messo nella realizzazione dell’iniziativa che restituisce al pubblico una Chiesa chiusa da anni e in stato di abbandono.

L’artista Simon Starling, ha esposto quindi la propria opera “La decollazione” collocata nell’ambito di Manifesta 12 all’interno della Chiesa, costituita una raccolta di frutti e di materie prime da cui furono tratti i colori usai da Caravaggio per dipingere la sua importantissima opera pittorica “La decollazione di San Giovanni”  conservata presso la cattedrale de La Valletta  a Malta. Ha illustrato il suo progetto di ricerca di elementi di contemporaneità nella storia, di cui la sua predetta opera è espressione. Si è dichiarato meravigliato della particolare felice coincidenza dell’esposizione al Museo Abatellis di una copia dell’importante opera pittorica del Caravaggio con la riapertura della Chiesa dedicata a San Giovanni in cui è venuto alla luce l’affresco attribuito a Pietro Novelli, pittore palermitano caravaggesco.

Sono anche intervenuti Camara Hamidou e Cissoko Tamba, i due giovani cittadini senegalesi, in atto ospiti dello SPRAR gestito dalla Cooperativa La Fenice di Piana degli Albanesi, inseriti nel progetto di orientamento formativo ed al lavoro, i quali hanno letto un loro discorso di ringraziamento per l’Italia, il paese che li ospita e consegnato una targa al Prefetto ed a tutti i partners del progetto.

Nelle loro parole, non solo gratitudine per l’accoglienza, ma anche per l’opportunità avuta di lavorare e studiare. Un percorso nel quale vorrebbero proseguire, felici dell’esperienza di relazione interculturale.

La Chiesa è stata poi riempita di vita dai giovanissimi 25 componenti del coro IN…CANTO dell’Istituto Comprensivo Lombardo Radice di Palermo, accompagnati dalla Maestra Pizzitola.

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