Golf – Jordan Spieth al 144° open Championship per emulare Ben Hogane e divenire numero uno al mondo, in campo Manassero e i due Molinari
Sul percorso dell’Old Course di St. Andrews, un autentico tempio del golf, a Fife in Scozia scatta il 144° Open Championship (16-19 luglio), il terzo major stagionale. In campo l’élite mondiale, che comprende anche gli azzurri Francesco Molinari, Edoardo Molinari e Matteo Manassero, i quali lo scorso anno furono protagonisti di un’ottima prestazione collettiva ottenendo rispettivamente il 15°, il settimo e il 19° posto.
Alla vigilia la scena se l’è presa tutta il quasi 22enne texano Jordan Spieth, non tanto per essersi presentato in Scozia dopo aver vinto la scorsa settimana il John Deere Classic, con una rimonta iniziata dal 101° posto, quanto perché ha la possibilità di compiere una straordinaria impresa. Infatti con una vittoria diventerebbe il secondo giocatore nella storia ad assicurarsi di fila i primi tre major stagionali (già suoi Masters e US Open), affiancando Ben Hogan che ci riuscì nell’ormai lontano 1953, e centrerebbe il suo obiettivo primario, ossia di divenire il nuovo numero uno al mondo a scapito del nordirlandese Rory McIlroy. Questi, comunque, gli ha agevolato il compito perché, giocando a calcio con degli amici, ha subito la rottura del legamento della caviglia sinistra con danni anche alla capsula. Una leggerezza incomprensibile per un campione del suo calibro che non gli permetterà di difendere il titolo, conquistato lo scorso anno al Royal Liverpool, e che gli costerà comunque la leadership mondiale, poiché se Spieth non andrà a segno questa volta sicuramente avrà modo di sorpassarlo a breve termine, vista la condizione di forma straripante e la sua determinazione. Inoltre il texano, sempre in caso di successo, potrebbe poi mirare nel successivo PGA Campionship (13-16 agosto) a firmare i quattro major nella stessa stagione. Prodezza riuscita solamente a un giocatore straordinario, quale fu Bobby Jones, quasi un secolo fa (1930).
La scelta di Spieth di preparare in patria l’Open Championship e di giungere a St. Andrews solo di lunedì, costretto a combattere con il cambio di fuso orario e con meno tempo per provare il campo, ha lasciato un po’ perplessi, ma lui ha rassicurato tutti che giovedì, sarà prontissimo sul tee di partenza.
“Non avrei mai giocato la scorsa settimana se non fossi stato sicuro di essere poi qui al top. In realtà l’unico problema è il jet lag, ma si supera. Sono andato sul percorso appena arrivato, poi ho fatto altre buche in buone condizioni e mi sarebbe invece piaciuto verificarlo con il vento, per comprenderlo meglio. So che nei prossimi giorni sono previsti vento e pioggia e credo che l’essenza di giocare in questi tracciati sia proprio quella. Se avessi voluto trovare sole e bel tempo sarei andato in California”.
Con un field fatto di quasi tutti campioni Spieth per forza di cose non avrà vita facile. In tanti hanno le carte in regola per assicurarsi il major e in particolare si lasciano preferire Dustin Johnson – smanioso di prendersi una rivincita dopo aver praticamente regalato l’US Open allo stesso Spieth – Phil Mickelson, Rickie Fowler, Jim Furyk, Matt Kuchar, Bubba Watson, Patrick Reed, Keegan Bradley, l’inglese Justin Rose, il tedesco Martin Kaymer, gli australiani Adam Scott e Jason Day, lo svedese Henrik Stenson e lo spagnolo Sergio Garcia. Ha buone possibilità anche Francesco Molinari, molto convincente nelle ultime uscite, mentre Tiger Woods non riscuote particolare credito alla luce di una stagione fatta quasi tutta di ombre. Non sembrano al meglio, ma hanno parecchia classe per poter riemergere in qualsiasi momento, gli inglesi Luke Donald, Ian Poulter, Paul Casey, Lee Westwood, che ha una delle ultime occasioni per dotare il suo palmares di un major, il nordirlandese Graeme McDowell, i sudafricani Ernie Els, Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen e l’irlandese Padraig Harrington.
Queste alcune partenze del primo giro (ora locale); ore 9,22: Darren Clarke, Romain Langasque (am), Matteo Manassero; ore 9,33: Jordan Spieth, Dustin Johnson, Hideki Matsuyama; ore 9,55: Jason Day, Tiger Woods, Louis Oosthuizen; ore 13,23: Bill Haas, Francesco Molinari, Geoff Ogilvy; ore 15,29: Romain Wattel, James Morrison, Edoardo Molinari.
Il torneo su Sky- Il 144° Open Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti sul canale Sky Sport 2 HD ai seguenti orari: giovedì 16 luglio e venerdì 17, dalle ore 10 alle ore 21; sabato 18, dalle ore 11 alle ore 20,30; domenica 19, dalle ore 12 alle ore 19,45, Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa e di Roberto Zappa Le dirette saranno seguite da Studio Golf della durata di trenta minuti condotto da Francesca Piantanida.
CHALLENGE TOUR NELLE ISOLE CANARIE CON SETTE ITALIANI
Il Challenge Tour si trasferisce nelle Isole Canarie per la disputa del Fred Olsen Challenge de España (16-19 luglio) sul percorso del Tecina Golf a La Gomera. Saranno sette gli italiani in gara: Nicolò Ravano, Nino Bertasio, Andrea Rota, Matteo Delpodio, Niccolò Quintarelli, Alessio Bruschi e Francesco Laporta, che continua a giocare in Europa in un momento il cui il Sunshine Tour, il suo circuito di competenza, è fermo.
Tra i partecipanti gli iberici Borja Virto, a segno la scorsa settimana nel D+D REAL Slovakia Challenge, e Nacho Elvira, gli inglesi Jack Senior, Steven Brown, William Harrold e Simon Wakefield, gli inglesi Jack Senior, Steven Brown, Willian Harrold e Simon Wakefield, lo scozzese Jack Doherty, i francesi Adrien Bernadet e Victor Riu, il gallese Rhys Davies, il belga Hugues Joannes , lo scozzese Andrew McArthur e lo svedese Fredrik Andersson Hed, a lungo sull’European Tour e vincitore dell’Open d’Italia nel 2010. Il montepremi è di 160.000 euro dei quali 25.600 andranno al vincitore.
LPGA: RIENTRA GIULIA SERGAS NEL MARATHON CLASSIC
La neozelandese Lydia Ko, numero due mondiale, difende il titolo nel Marathon Classic (16-19 luglio), torneo del LPGA Tour che si svolge sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club a Sylvania, nell’Ohio. Rientra sul circuito Giulia Sergas, dopo una lunga assegna dovuta a un incidente alla caviglia, e sarà in gara anche Silvia Cavalleri.
La Ko, che non attraversa un buon periodo di forma, avrà come al solito le avversarie più pericolose nella coreana Inbee Park, leader del Rolex Ranking, e in Stacy Lewis, numero tre. Altre possibili candidate al titolo sono Paula Creamer, Cristie Kerr e Lexi Thompson, la cinese Shanshan Feng, le coreane Na Yeon Choi e So Yeon Ryu e la giapponese Ai Miyazato. Se seguire due giovani interessanti: l’australiana Minjee Lee e la cinese Xi Yu Lin. IUn palio 1.500.000 dollari.
LET ACCESS: TAPPA IN BELGIO
Laura Sedda, Elisabetta Bertini, Anna Rossi, Francesca Cuturi, Stefania Avanzo, Chiara Brizzolari e la dilettante Beatrice Tassi prendono parte al CitizenGuard LETAS Trophy (16-18 luglio), evento nel calendario del Let Access – il secondo circuito femminile europeo – che ha luogo sul tracciato del Rinkven Golf Club a Gravenwezel in Belgio. Tra le numerose concorrenti in grado di prevalere ricordiamo la belga Manon De Roey, la scozzese Michele Thomson, la finlandese Oona Vartiainen, le spagnole Marta Silva e Mireia Prat, le tedesche Isa Gabsa e Olivia Cowan, le svizzere Melanie Maetzler e Anais Maggetti, l’inglese Kym Larratt e la brasiliana Victoria Lovelady. Il montepremi è di 30.000 euro.
PGA TOUR: SECONDE LINEE AL BARBASOL CHAMPIONSHIP
Il PGA Tour non si ferma mai e per coloro che sono stati esclusi dall’Open Championship possono evitare una settimana di stop prendendo parte al Barbasol Championship (16-19 luglio) sul tracciato del RTJ Trail, ad Auburn/Opelika in Alabama. Le uniche due varianti, rispetto al solito, sono un montepremi più basso, ossia 3.500.000 dollari ($ 630.000 al vincitore) in confronto ai sei milioni di media del circuito, e un field che risente sicuramente dell’assenza dei big. Non mancheranno sul tee di partenza, comunque buoni giocatori, quali Ricky Barnes, Chesson Hadley, Charles Howell III, Billy Mayfair, Chris Riley, Heath Slocum, David Toms, Bo Van Pelt, Johnson Wagner, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il sudafricano Trevor Immelman e l’argentino Andres Romero.
McGREGOR TROPHY. RICCARDO LEO AL 12° POSTO
L’azzurro Riccardo Leo è al 12° posto con 72 (par) colpi, dopo il giro iniziale dell’English Boys U16 Open Amateur Stroke Play Championship/McGregor Trophy che si sta svolgendo sul percorso del Wallasey Golf Club (par 72), nella città di Wallasey in Inghilterra. Leader con 68 (-4) è il danese Anders Emil Ejlersen che precede gli inglesi Jake Benson, Charlie Strickland e Alex Fitzpatrick, secondi con 69 (-3), l’irlandese Thomas Mulligan e il tedesco Lukas Demant, quinti con 70 (-2).
Al 32° posto con 74 (+2) Leonardo Bellini, al 66° con 76 (+4) Adalberto Montini e Jacopo Albertoni, al 76° con 77 (+5) Andrea Romano, Riccardo Alberti e Giovanni Manzoni, che partecipa a titolo personale, al 127° con 81 (+9) Leonardo Novella e Gregorio Alibrandi, al 134° con 82 (+10) Andrea Ferraris e al 140° con 84 (+12) Julien Paltrinieri.
Nel Trofeo delle Nazioni è in vetta Inghilterra 1 con 138 (-6) davanti a Danimarca 1 (141, -3) e a Spagna 1 e Spagna 2 (146, +2). In quinta posizione con 148 (+4) Italia 2 (Albertoni, Paltrinieri, Leo) e in decima con 150 (+6) Italia 1 (Bellini, Romano, Montini).
Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche: dopo 36 saranno ammessi ai due turni conclusivi, che si disputeranno nella terza giornata, i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Accompagnano i dieci azzurri gli allenatori Gianluca Baruffaldi e Giovanni Magni.