Economia e Lavoro

Greco (Confintesa precari): ASU, non c’è tempo da perdere. La politica difenda questi lavoratori!!!

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Non c’è proprio pace per gli ASU siciliani! Quando si pensava di essere ad un passo dall’uscita del tunnel ecco intervenire il governo nazionale con il “carico da undici”.

Infatti, il MEF ha sollevato alcuni dubbi sulla legittimità costituzionale dell’art. 36 della recente legge di stabilità regionale, che prevedeva la stabilizzazione di questa platea di lavoratori. Le osservazioni del MEF in ordine all’art.36 della legge di stabilità regionale sembrano motivate più da ragioni di natura squisitamente politica che da presupposti di natura tecnico/giuridica come invece con disgustante ipocrisia si vuol far credere.

Il governo nazionale non può ostacolare pretestuosamente le legittime pretese di 4600 lavoratori ASU che da oltre 23 anni continuano ad essere mortificati con la compiacenza e la complicità anche dagli stessi governi nazionali che in tutti questi anni si sono succeduti. Roma non può ignorare la volontà della politica siciliana di porre fine ad una delle pagine più tristi della nostra storia. Ogni qualvolta la Sicilia punta a garantire dignità   lavorativa a sacche di precariato sicuramente frutto di “scelleratezze politiche” di tempi che furono, Roma è subito pronta a porre paletti!!!

È successo qualche anno fa con i PIP ed adesso si punta il dito sugli ASU.  Riteniamo esaustive le controdeduzioni della Regione Siciliana ai rilievi sollevati dal MEF in ordine all’art. 36, ma pretendiamo che tutta la politica siciliana difenda con forza un articolo di legge che “bipartisan” ha fortemente voluto, la stessa politica che un minuto dopo l’approvazione all’ARS dell’articolo 36 ha inondato i mezzi di informazione ed i social network autocompiacendosi dello storico risultato ottenuto. Il tempo delle illusioni è finito !!! questi lavoratori vanno difesi senza “se” e senza “ma” ed al di fuori di ogni schieramento politico   o logica partitica. Ci aspettiamo che anche i sindaci dei comuni siciliani che tanto “uso e consumo” hanno fatto e continuano a fare di questi lavoratori facciano la loro parte sollecitando i loro referenti politici nazionali e regionali ad intervenire energicamente e con compattezza a difesa di questa platea di lavoratori  

“Noi siamo già pronti a mobilitarci ed a attuare anche le più estreme forme di protesta consentite dalla legge pur di difendere i diritti dei lavoratori e proclamiamo sin da subito lo stato di agitazione di tutto il personale ASU in servizio presso i vari enti utilizzatori pubblici e privati”, così dichiara Rosario Greco, Coordinatore Regionale Confintesa Precari Sicilia.

Com. Stam.

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