I bambini sono vittime della pubblicità. Favorevole o contrario?

Pescara: La tematica approfondita questa settimana dal sito ProVersi.it è tutta incentrata sulla figura dei bambini, sia come destinatari di messaggi pubblicitari sia come protagonisti delle campagne pubblicitarie e del mondo della moda.

Un tema che solleva questioni che rimandano a diverse normative a livello nazionale e internazionale. Tra messaggi massivi e senza sosta, bambini come testimonial convincenti nel mondo della moda e pubblicazione di foto sui social network, c’è un filo comune che attraversa la figura del minore nella sua interezza, come contenitore di diritti ed esigenze fondamentali da proteggere e tutelare. Una tematica articolata, dunque, che deve inoltre tenere in considerazione il periodo in cui viviamo, con la potenza sconfinata di Internet come possibilità ma anche come rischio.

Per i più critici verso questa tematica, l’impatto della pubblicità sui bambini non è da trascurare. I bambini non hanno capacità critica, quindi, il messaggio, facendo leva sulla loro ingenuità e sulla fiducia verso il prossimo, rischia di essere ingannevole. I rischi sussistono non solo per i bambini come destinatari delle pubblicità, ma anche quando la loro immagine viene sfruttata a fini pubblicitari. Sarebbe sano lasciarli liberi di autodeterminarsi e di crescere senza influenze del mercato e di altre dinamiche per loro incomprensibili. Per tale ragione, i bambini dovrebbero essere lasciati fuori dal mondo della moda, troppo legato al denaro e al business e poco incline al rispetto dei loro diritti fondamentali.

Per i favorevoli al coinvolgimento – seppur ponderato – dei minori nel mondo della pubblicità, l’influenza negativa che tale mondo può avere sui minori dipende in larga misura dalla scarsa attenzione da parte dei genitori, troppo assenti nell’arco della giornata. La pubblicità con i giusti contenuti è sana, spetta dunque agli adulti limitare l’eccessiva esposizione o l’eventuale interpretazione distorta da parte dei più piccoli.
Anche l’utilizzo dei bambini nel mondo della moda, con i dovuti accorgimenti e nel pieno rispetto dei loro diritti, può essere positivo: essi hanno capacità di autodeterminazione e sono supportati dalla presenza costante di genitori o tutori. I bambini, inoltre, rispettati in tutto l’ambiente e sono ottimi testimonial, poiché veicolano un messaggio coerente, vero e genuino, maggiormente comprensibile dai pari grado.
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Com. Stam.