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I Lions ed i Comuni dell’Anci Sicilia insieme in nome del turismo

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Nell’ambito della solidarietà e sussidiarietà a sostegno del settore nel post-CovidPalermo – Sviluppare l’idea di un turismo sostenibile per gli inabili, puntare alla rigenerazione urbana delle periferie e delle borgate siciliane, contribuire a creare un polo di “Salute & benessere” per sviluppare il turismo sanitario della regione.

Sono questi i tre punti principali attorno a cui si sviluppa il protocollo di intesa tra Anci Sicilia e Lions club international che prevede, a titolo gratuito, una forma di collaborazione, che coinvolga i territori e le istituzioni per creare accordi operativi tra i Lions e le amministrazioni comunali che lo vorranno.

Il documento, che è stato firmato a Palermo, al Noviziato dei Crociferi, si ispira al documento “Il coraggio di agire per vivere e non sopravvivere”, elaborato dallo SKAL International Palermo e presentato a Travelexpo Borsa Globale dei Turismi, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, dedicata al turismo inclusivo dello scorso 27 settembre, e poi condiviso dal Lions International Distretto 108 YB.

“Questa convenzione – ha sottolineato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente Anci Sicilia – dimostra che l’attrazione turistica va collegata con la capacità di darsi un’anima e che l’accoglienza va collegata con gli operatori del settore. Rispetto all’accessibilità e ai servizi non per tutti ci poniamo nelle stesse condizioni. Il tema di fondo è collimare accessibilità e accoglienza.  Il cambiamento parte da ognuno di noi, ma non c’è se non ci relaziona con gli altri”.

“Dobbiamo ragionare sul fatto che tutti quanti potenzialmente siamo disabili o lo saremo – ha aggiunto il governatore del distretto Lions 108YB Francesco Cirillo – Non si ha l’idea di quello che succederà. I disabili hanno bisogno di luoghi dove curarli dopo i postumi delle malattie. Un esempio è il termalismo. E noi in Sicilia abbiamo a disposizione risorse sulfuree importanti da potere mettere a disposizione a tutto il mondo”.

Parole di speranza e ottimismo quelle pronunciate da Giorgio Palmucci, presidente Enit, nel suo intervento in videocollegamento. “Sicuramente – ha detto – in questi ultimi giorni c’è qualche preoccupazione in più sull’andamento della pandemia, anche se la situazione dell’Italia è migliore rispetto agli altri paesi, come ha ribadito anche la cancelliera Angela Merkel nel suo discorso di fine mandato. Dunque, guardiamo con una certa tranquillità al futuro, anche turistico, rispetto a quello che succede negli altri paesi, ma questo ci porta anche a essere più vigili e attenti nel rispetto delle misure definite dal governo, a partire dal super green pass appena entrato in vigore”.

Primo obiettivo del protocollo è dunque puntare allo sviluppo di un “Turismo sostenibile ed accessibile” rivolto a persone a diverso titolo inabili. Un fenomeno rilevante, basti pensare che sono 127 milioni le persone con “Access Needs” in Europa, di cui 10 milioni in Italia. Un numero significativo e di rilievo anche per il mercato turistico che potenzialmente si raddoppia, visto che si tratta di turisti che non viaggiano da soli ma con parenti, amici e compagni di viaggio. Inoltre, sono turisti che fanno ogni anno più di una vacanza di oltre 10 giorni. Dunque un mercato in grado di generare un potenziale incremento del 20% del fatturato annuale.

Il secondo punto riguarda la “Rigenerazione delle periferie”. Rigenerazione e nuove generazioni da formare e contaminare verso il cosiddetto “turismo esperienziale” quale strumento di elevazione sociale e di microimprenditorialità produttiva. Una scelta opportuna anche per favorire il decentramento dei flussi turistici dai centri storici verso le periferie. 

Ultimo punto è ispirare un polo di “Salute & Benessere”. Già in passato si è parlato in Sicilia di “turismo sanitario”. Una definizione piuttosto infelice che, al pari della cosiddetta destagionalizzazione, è sempre rimasta al palo. Ora invece questo polo potrebbe costituire la nuova frontiera di un’offerta turistica più qualificata di fascia medio-alta in cui potrebbero anche riemergere le terme di Acireale, Sciacca Termini Imerese, ma anche quelle minori. Un modo per mettere a sistema alcune strutture sanitarie puntando sulla qualità della vita e su una ricettività di qualità”.

In particolare sul turismo accessibile sono intervenuti in videocollegamento Roberto Vitali, presidente V4A, e Bernadette Lo Bianco, presidente Sicilia Turismo per tutti.

“Il turismo accessibile – ha spiegato Vitali – coinvolge tante persone e noi dobbiamo lavorare per migliorare la qualità dell’ospitalità. Si tratta di un passaggio importante, che riguarda l’intera società considerato che il problema dell’accesibilità dovrà affrontarlo ciascuno di noi nell’arco della propria vita. Ecco perchè l’accessibilità fa parte dei beni comuni di cui tutta la società deve farsi carico: servono città accessibili a tutti che favorirebbero anche l’innalzamento della qualità dell’offerta turistica complessiva di tutta la Sicilia”.

“La nostra associazione – ha spiegato Lo Bianco – ha vinto una grande sfida, proponendo proposte turistiche attente alle esigenze di tutti i tipi di esigenza. Il nostro segmento di mercato non riguarda solo le classiche disabilità, ma riguarda anche mamme con i bambini piccoli, gli anziani, le persone che hanno delle intolleranze alimentari. Stiamo parlando quindi di un segmento di mercato vasto e davvero aperto alle esigenze di tutti. Ogni tappa che raggiungiamo ci porta a volere fare il meglio. Abbiamo contaminato Siracusa con mappe tattili per permettere ai non vedenti di conoscere la città. Vorremmo che l’idea si estendesse a tutta la Sicilia e magari a tutta Italia”.

 AI lavori sono intervenuti anche il PDG Gianfranco Amenta (già titolare cattedra di diritto privato dell’Università di Palermo, avvocato, segretario Gruppo di lavoro Lions MD Terzo Settore); Marco Salerno, già dirigente generale turismo e consigliere SKAL Palermo; e la presidente del Consiglio dei Governatori Lions, Multidistretto 108 Italy, Mariella Sciammetta, che ha concluso i lavori.

“Quello che oggi si sta facendo con l’Anci Sicilia – ha sottolineato Gianfranco Amenta – è costruire proficuamente. La strada è stata tracciata con questo protocollo per trasformare le buone intenzioni in opportunità anche per il dopo covid per la collettività, nello spirito della solidarietà e della sussidiarietà, nell’ambito del quale è stato fatto un codice del terzo settore”.

Per Marco Salerno. “terra, tradizione e talento sono elementi che caratterizzano il territorio. E sul territorio dobbiamo basare il turismo di prossimità, ovvero un turismo che ci ha fatto scoprire un segmento basato sulla natura. La valorizzazione dei territori è la chiave di volta degli effetti turistici”.

Mariella Sciammetta ha definito il protocollo “un documento importante, perché è la sintesi di una presa di coscienza. È stato importante dire agli operatori ed alle imprese che anche noi siamo con voi. Il protocollo riprende quella intesa avviata a livello nazionale con Anci. Recentemente infatti siamo stati chiamati dal ministero dell’Interno. Quindi Anci ha aperto la strada e oggi cerchiamo di fare rete, cosa che nell’ambito del turismo è fondamentale”.

Il convegno nella sua versione integrale, sarà integralmente trasmessa su Facebook sulla pagina Travelnostop.com che, per la qualità degli interventi,  potrà essere condivisa.  

Com. Stam./foto

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