I negoziati con l’Iran arenati su dettagli tecnici Nonostante l’intesa vicina, non si conclude l’accordo preliminare
Continuano i negoziati per un accordo preliminare tra il gruppo P5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Uk, Francia e Germania) e l’Iran. I dialoghi, che non hanno trovato un accordo finale lo scorso luglio, si sono protratti fino ad oggi con un’intesa di massima raggiunta ieri mattina, ma comunque non sufficiente. I negoziati si sarebbero dovuti concludere entro il 31 marzo, tuttavia, hanno subito un’accelerazione nella notte dopo la minaccia degli Stati Uniti di abbandonare il meeting a causa di forti divergenze. Marie Harf, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, aveva fatto notare come la scadenza del 31 marzo era importantissima per il suo paese. Il Congresso, a maggioranza repubblicana, aveva minacciato di imporre nuove sanzioni all’Iran qualora non fosse stato raggiunto un accordo entro la fine di questa settimana. In risposta, il presidente Obama ha minacciato il suo veto su qualunque attività del Congresso che possa minacciare l’accordo con Teheran. I negoziati si sono concentrati sulla possibilità di ridurre le pensanti sanzioni economiche sull’Iran, nel caso in cui Teheran si impegni a sospendere la ricerca sulle centrifughe nucleari, strumenti utilizzati per l’arricchimento dell’uranio. Ed è proprio su questo tema che non è stato possibile trovare l’intesa.
Nella mattina di ieri, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha riferito che è stato raggiunto un accordo generale su tutti gli aspetti. Posizione confermata anche dal ministro degli esteri cinese, Wang Yi, che ha parlato di “un significativo progresso negli aspetti più importanti”. Nessuna conferma è però arrivata da parte degli Stati Uniti sui progressi fatti, e nel pomeriggio è trapelata la notizia che nonostante le parti siano vicine all’intesa non si riescono a limare alcune questioni. Nei giorni scorsi Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, ha detto che le parti, se non si raggiunge un accordo politico preliminare, non aspetteranno fino al 30 giugno per negoziare. I negoziati tra i P5+1 sul nucleare iraniano non hanno raggiunto l’obiettivo di un accordo politico preliminare. Le parti sono molto vicine ma non sono state risolte le questioni relative alla rimozione di alcune sanzioni economiche contro l’Iran e alla sospensione da parte di Teheran delle ricerche sulle centrifughe nucleari, necessarie per l’arricchimento dell’uranio.