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Il cordoglio del Teatro Massimo di Palermo per la scomparsa di Graham Vick

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Il cordoglio del Teatro Massimo per la scomparsa del grande regista inglese Graham Vick, stroncato dal Covid. Francesco Giambrone: “Alcuni dei progetti più belli realizzati dal nostro Teatro sono stati pensati proprio insieme a lui”.

Dal Rigoletto del 2001 fino al Parsifal del 2020, Graham Vick ha lasciato il segno al Teatro Massimo con spettacoli forti, significativi, innovativi, che sempre hanno toccato il pubblico, scatenando accese discussioni, anche a distanza di tempo, confermando che il teatro d’opera è un genere vivo e vivace quando affrontato con l’intelligenza, l’amore, la cura attenta al minimo dettaglio che il regista inglese dedicava ad ogni spettacolo.
 
“Sono profondamente colpito dalla notizia della scomparsa di Graham Vick – dichiara il presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando – scompare un grande regista, visionario e innovatore, un uomo geniale che ha saputo misurarsi con la contemporaneità e che ha avvicinato al mondo dell’opera, con le sue regie indimenticabili, un pubblico nuovo e giovane. Una grande perdita per il mondo della cultura e dello spettacolo”.
 
“Un grandissimo dolore, una profonda tristezza. Alcuni dei progetti più belli realizzati dal nostro Teatro sono stati pensati proprio insieme a lui – così lo ricorda il sovrintendente Francesco Giambrone –. Avevamo altri progetti per il futuro, tutti importanti, tutti legati a una visione di teatro che ci univa e che rendeva speciale la nostra collaborazione. Resteranno nel cuore di tutti noi lo straordinario “Parsifal” che ha inaugurato la stagione 2020 poco prima dell’inizio della pandemia e il grande progetto del “Ring” realizzato negli anni scorsi. Ma torno con la mente anche a un bellissimo “Rigoletto” realizzato nel 2001. Ricordi indimenticabili di un artista geniale, sempre curioso, sempre attento a leggere i teatri e le città interpretandone i valori condivisi e le tensioni più autentiche. Questa sua continua ricerca volta a restituire ai teatri il ruolo di luoghi della comunità è insieme uno dei ricordi più belli e uno degli insegnamenti più forti di impegno civile, di passione politica, di tensione etica. Ricordi indimenticabili di un amico sensibile e affettuoso”.  “Le sue opere sono un riflesso del mondo – aggiunge il direttore artistico Marco Betta – la sua arte meravigliosa ha immaginato e aperto nuove strade e rinnovato il linguaggio del teatro con le sue regie indimenticabili.
 
 “Il mio grande amico Graham Vick se ne è andato – aggiunge Omer Meir Wellber, direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo -. Sono senza parole. Il mondo dell’opera non sarà più lo stesso –la mia avventura creativa non incontrerà più quella di un artista come lui, di grande cuore e visionarietà. Avevamo tanti progetti insieme, mio caro Graham, ma noi progettiamo e Dio sorride. Ti abbraccio insieme a tutti i tuoi amici del Teatro Massimo di Palermo”.
 
Graham Vick era direttore artistico della Birmingham Opera Company e ha lavorato nei più importanti teatri d’opera con i maggiori direttori d’orchestra, tra i quali Muti, Levine, Haitink, Gergiev, Runnicles, Ozawa e Mehta. È stato direttore di produzione alla Scottish Opera (1984-1987) e al Festival diGlyndebourne (1994-2000). Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, gli è stato attribuito sette volte il Premio Abbiati dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, il “Premio Campoamor” in Spagna e ha ricevuto il South Bank Show Award per l’opera nel 1999 e
nel 2002. Era Chevalier de L’Ordre des Arts et des Lettres, Honorary Professor of Music alla University of Birmingham ed è stato Visiting Professor di Opera Studies alla Oxford University nel 2002/3 e nel 2014/15. Nel 2009 gli è stato conferito il titolo di Commander of the Order of the British Empire e dal 2016 era Membro onorario della Royal Philharmonic Society. Il suo pionieristico lavoro a Birmingham ha attratto l’attenzione di spettatori e compagnie da tutto il mondo. Infatti, pur essendo una piccola compagnia, la Birmingham Opera Company grazie al suo lavoro è ormai considerata come una punta di diamante nel campo della modernizzazione dell’opera e un pioniere nel suo sviluppo come forma artistica del ventunesimo secolo. Tra le regie realizzate per il Teatro Massimo, “Rigoletto”, “Die Gezeichneten”, la Tetralogia wagneriana in una versione concepita esclusivamente per Palermo, “Parsifal” che ha inaugurato la stagione 2020.

Com. Stam.

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