L’Assemblea Nazionale ha concesso al Presidente venezuelano Maduro, l’erede di Hugo Chavez, di governare, fino al 31 dicembre 2015, mediante l’emanazione di decreti e senza alcuna autorizzazione del Parlamento. Il Presidente potrà così “emanare o riformare leggi in materia di libertà, uguaglianza, integrità territoriale e autodeterminazione nazionale, giustizia, sovranità, indipendenza, immunità penale, al fine di proteggere il popolo di fronte agli atti di altri Paesi”. Il potere sarebbe stato conferito in seguito alle sanzioni economiche imposte dal governo americano. L’opposizione insorge e denuncia il rischio di derive anti-democratiche.