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Il piano di Accenture: 3 milioni in soccorso alla formazione

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Un impiego di circa tre milioni di euro dedicato alla formazione continua e commissionato al Ciapi di Priolo con l’affiancamento dei tutor di British Telecom Italia. E’ questo il finanziamento che arriva da parte dello Stato Italiano e che fa riferimento al piano di formazione preparato dalla Regione Siciliana per la riqualificazione professionale dei 262 addetti del Contact Center Accenture di Palermo. Il piano, presentato a Palazzo d’Orleans, è stato avanzato dall’assessore al Lavoro, Bruno Caruso. Presenti anche il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando, l’amministratore delegato di Bt Italia, Gianluca Cimini, e la dirigente generale del Dipartimento regionale del Lavoro, Anna Rosa Corsello. Un piano che partirà il 15 aprile e che si dividerà in due fasi, una preparatoria e l’altra più approfondita sulle richieste dell’azienda. La formazione sarà nella mani dell’ente regionale Ciapi di Priolo. I lavoratori, che dovranno essere formati dalle 18 alle 20 per la durata di tre anni, saranno affiancati dai tutor di British Telecom; saranno retribuiti in modo equo tramite l’indennità di partecipazione erogata attraverso l’Inps. La buona notizia parte da dicembre scorso, quando l’azienda inglese ha siglato un accordo col Ministero finalizzato all’ottenimento del contact center, acquisendo struttura e dipendenti che sono ritornati a lavorare lo scorso 12 gennaio. “Oggi non discutiamo di vertenza Accenture e nemmeno di emergenza, ma parliamo finalmente di sviluppo – ha affermato l’assessore Caruso – Siamo dinanzi ad una pratica eccellente che non solo si riserverà di mantenere i livelli occupazionali, ma che darà vita ad un centro di eccellenza palermitano, che non potrà essere definito semplicemente call center. Questo accordo creerà uno sviluppo tecnologico all’avanguardia e potrebbe essere allargato a diverse imprese sull’intero territorio siciliano. Dico grazie anche e soprattutto al sindaco Leoluca Orlando e al governo nazionale per la collaborazione e cooperazione mostrata al tavolo di trattativa – ha concluso l’assessore – Quando le istituzioni si parlano le soluzioni si trovano facilmente. Anche una multinazionale come British Telecom può voler trovare una collocazione nel nostro territorio, pista che in molti ritengono e vogliono rendere impossibile da intraprendere”. Un progetto importante che sfata il luogo comune che vede le multinazionali scappare dalla Sicilia. Gianluca Cimini, amministratore delegato di Bt Italia, lo ha definito “Un fiore all’occhiello per l’intera Sicilia in Europa, un esempio di best practice che dimostra come non tutte le multinazionali siano uguali. Lo Stato eroga solo la formazione – ha continuato Cimino – Il nostro piano non era limitato dalla presenza o meno di finanziamenti pubblici. Siamo una società privata, non prendiamo fondi pubblici e sotto la mia gestione non ne abbiamo mai ricevuti. Per questo il gesto della Regione e del Comune non va visto con disfattismo. Non dimentichiamo inoltre l’investimento sulla piattaforma tecnologica. Speriamo, anzi, che questo diventi un modo virtuoso di usare i fondi pubblici ed insieme a quelli privati, creare posti di lavoro e riqualificare le competenze”.

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