Il Questore di Milano sospende la licenza l’esercizio commerciale “Percin Ayasofya Doner Kebap”

La Polizia di Stato, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Milano Marcello Cardona, monitora i locali pubblici mediante i sistematici servizi finalizzati al contrasto dei fenomeni di criminalità. Il Questore, pertanto, nella giornata odierna ha disposto il decreto di sospensione della licenza, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., del seguente esercizio commerciale:

• “Percin Ayasofya Doner Kebap”, sito a Sesto San Giovanni (MI) in piazza IV Novembre; decreto di sospensione per gg. 15 emesso in data 23.07.2018, notificato in data 23.07.2018 dal Commissariato Sesto San Giovanni.

Lo scorso mercoledì 18 luglio 2018 verso le ore 22.30, è stata segnalata una lite da cui è scaturita una violenta rissa tra cittadini stranieri in piazza IV Novembre a Sesto San Giovanni. All’arrivo delle volanti dei Commissariati di PS di Sesto San Giovanni e di Cinisello Balsamo della Questura di Milano, i protagonisti della rissa si sono dati alla fuga e i poliziotti sono riusciti a bloccare uno dei contendenti, un egiziano 32enne con precedenti penali per spaccio di droga, e l’hanno indagato in stato di libertà per rissa. Inoltre è stato identificato un dipendente del locale, un salvadoregno di 32 anni, il quale, privo di permesso di soggiorno, è stato deferito all’A.G. di Monza ed è stato indagato in stato di libertà il proprietario dell’esercizio commerciale, un cittadino turco del 1980.

Gli agenti del Commissariato, dalle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, hanno constatato che la rissa si era sviluppala all’interno dell’esercizio commerciale e che nella giornata precedente era scoppiata un’altra rissa; in entrambe le risse le persone coinvolte erano in parte le stesse.

Pertanto, considerato che l’esercizio commerciale risulta essere un luogo frequentato abitualmente da spacciatori e da pregiudicati, il Questore di Milano ha disposto la sospensione della licenza per 15 (quindici) giorni al fine di evitare il reiterarsi di attività illecite svolte all’interno del locale che costituiscono un concreto pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.