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Il violoncello di ghiaccio suonato da Giovanni Sollima protagonista al 69 Trento Film Festival

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69. Trento Film Festival (30 aprile – 9 maggio) Dalle vette trentine al mare della Sicilia il film N-ICE CELLO chiude il 69. Trento Film Festival

Sabato 8 maggio nei cinema di Trento e in tutta Italia sulla piattaforma streaming  online.trentofestival.it sarà presentato in anteprima N-ICE CELLO. STORIA DEL VIOLONCELLO DI GHIACCIO di Corrado Bungaro la storia straordinaria di un violoncello di ghiaccio sulle note di Giovanni Sollima

Prende il via dal 30 aprile il 69. Trento Film festival, festival italiano a tornare in presenza e in streaming su online.trentofestival.it. Evento di chiusura della manifestazione verrà proiettato sabato 8 maggio in anteprima mondiale il film documentario di Corrado Bungaro, “N-ICE CELLO – Storia del violoncello di ghiaccio”, proprio nell’anno in cui la Groenlandia, terra dei ghiacci, è il Paese ospite della 69ma edizione della manifestazione trentina dedicata alla cultura di montagna e all’ambiente.

Il film è disponibile sulla piattaforma online.trentofestival.it dall’8 maggio (fino al 16 maggio).

Costruito dall’artista americano Tim Linhart con l’acqua del ghiacciaio Presena, il violoncello viene trasportato, tra mille difficoltà, attraverso tutta l’Italia e dentro un furgone-frigo, per preservarlo a una temperatura che sia costantemente sotto lo zero. Partendo dai 2.800 metri del ghiacciaio trentino, l’obiettivo di Linhart e del suo innovativo violoncello è quello di raggiungere Palermo, dall’altra parte della penisola, per incontrare, al Teatro Politeama, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, durante la prima esecuzione mondiale di una partitura originale per Ice-cello e orchestra d’archi. Un’opera, questa, scritta dal musicista palermitano Giovanni Sollima.

Il compositore siciliano, virtuoso del violoncello, è già noto alle cronache per un progetto che lo coinvolge insieme ad Enrico Melozzi, anch’egli violoncellista, compositore e producer: 100 Cellos. Si tratta di un ensemble fondata dai due e composta da un centinaio di violoncelli, che ha come scopo la diffusione culturale e musicale di questo strumento. Uno strumento tradizionalmente realizzato in legno, laddove invece questo film ci invita a riflettere proprio sulla precarietà del ghiaccio, come metafora forse della stessa precarietà umana.

“Se ti metti in gioco con gli strumenti di ghiaccio, devi accettare anche di perdere” afferma Tim Linhart. “Il ghiaccio è della stessa materia di cui è fatto il nostro corpo. Siamo composti al 60-70% di acqua, e il ghiaccio è acqua. Sento un formicolio nella carne e nel cervello quando ascolto uno strumento di ghiaccio”

“Il suono dell’Ice-cello è morbido, essenziale, arcaico” gli fa eco proprio Sollima, “Canta con un desiderio di cantare ancora più forte di un violoncello normale, perché è il sogno stesso del canto, in qualche modo”.

Acqua e sogno, quindi: due degli elementi che meglio descrivono il costante migrare verso il nostro Paese, di cui il mare della Sicilia è diretto testimone. Era quasi destino, allora, che il viaggio del violoncello di ghiaccio, subito dopo la performance al Teatro Politeama, si concludesse fra i flutti di quel mare. Come una sorta di atto d’amore nei confronti di chi, là sotto, ha perso non solo la vita, ma anche il sogno di quel canto, ben incarnato dall’Ice cello. Un canto che Tim Linhart e Giovanni Sollima hanno invece reso possibile, grazie a questo emozionante progetto.

Il Trento Film Festival è la più antica rassegna al mondo di cinema e culture di montagna: un vero e proprio laboratorio sulle culture delle terre alte, sempre pronto ad esplorare i cambiamenti nel modo di vivere la montagna e l’avventura.

Il festival sarà la prima manifestazione cinematografica ad essere in presenza. si era organizzato per un’edizione interamente digitale, ma l’annunciata riapertura dei cinema e il ritorno del Trentino in zona gialla ha spinto la manifestazione a una riorganizzazione dal vivo, così da poter nuovamente assaporare la magia di entrare in sala e il fascino del grande schermo.

Tutti i 98 film in selezione saranno proiettati al Multisala Modena di Trento, seguendo le normative e i protocolli legati all’emergenza sanitaria. I film saranno disponibili anche online dal 30 aprile fino al 16 maggio sulla piattaforma dedicata online.trentofestival.it. Sui canali social della manifestazione sarà inoltre possibile assistere agli eventi alpinistici, letterari e scientifici che verranno trasmessi in live streaming.

Il programma cinema ed eventi è disponibile sul sito www.trentofestival.it.

Com. Stam.

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