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#Imola2020 – Provato il circuito, le opinioni degli Azzurri

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Nella giornata di oggi le Nazionali hanno compiuto una sessione di allenamento su un percorso ritenuto da tutti difficile e senza un attimo di respiroDomani si inizia con la Crono Donne Elite

RIOLO TERME (23/9) – Giornata dedicata alla ricognizione del percorso per le Nazionali di Ciclismo impegnate nei prossimo giorni nella rassegna iridata Imola2020. In mattinata hanno provato i professionisti, accompagnati da Davide Cassani e Marco Velo. Assente Matteo Fabbro che, in accordo con Davide Cassani, ha scelto di completare la preparazione al Giro d’Italia in altura.

Sempre nella mattinata di oggi prova del percorso anche per le donne crono Vittoria Guazzini Vittoria Bussi, mentre nel pomeriggio è stata la volta delle stradiste, sempre sotto la direzione di Dino Salvoldi e Paolo Sangalli. Un allenamento, quello di oggi, che ha permesso ai tecnici azzurri di trarre le ultime indicazioni riguardo la gare di sabato e domenica.

Il gruppo di nove professionisti ha compiuto tre giri del circuito: “I ragazzi hanno potuto verificare che si tratta di un percorso impegnativo” ha commentato Davide Cassani al termine della sessione di allenamento.

Interessante – l’ha definito il vincitore del Fiandre 2019 Alberto Bettiol –. Un percorso senza alcuna possibilità di recupero, ad eccezione forse nel passaggio a Riolo e i due chilometri finali nell’autodromo. La salita della Gallisterna (pendenza media del 10% con punte al 14%, ndr) ricorda alcuni muri del nord…”.

Andrea Bagioli, 21 anni, uno dei nomi nuovi del ciclismo italiano, già protagonista in questa stagione nella Coppi e Bartali e che domenica proverà a staccare la sua prima maglia azzurra al mondiale: “Un percorso senza un attimo di respiro. Quando l’ho fatto la prima volta non mi sono reso conto che alla fine, passaggio dopo passaggio, qualcosa resta nelle gambe. Dove si può attaccare? Sicuramente sulla Gallisterna, magari non nel tratto più duro, ma subito dopo, quando la strada riprende a salire dopo un tratto di falsopiano”.

“Non è duro nel senso classico del termine – spiega Fausto Masnada, anche lui in lizza per l’esordio al Mondiale – nel senso che la salita della Gallisterna, per quando difficile, potrebbe non essere decisiva. La difficoltà nasce dell’impossibilità di recuperare un eventuale fuga, che potrebbe nascere in qualsia momento. Se va via qualcuno, sarà molto difficile chiudere”. Per Giovanni Visconti, uno dei decani di questa nazionale, è “bellissimo, per la fantasia e soprattutto per il paesaggio. Sinceramente non riesco a trovare nessun riferimento con altre gare. Lo trovo stimolante”.

Per quanto riguarda la gara di domani, come detto questa mattina c’è stata l’ultima rifinitura per Vittoria Bussi (partenza ore 15:47:30) e Vittoria Guazzini (partenza ore 14:56:30), che gli ha permesso anche di testare la parte di percorso interno all’autodromo Enzo e Dino Ferrari: “Una crono che potrebbe essere condizionata dal vento – ha commentato Vittoria Guazzini -. Ci sono tratti in cui si è molto esposti”. Concordi sulla durezza della gara anche le donne Elite dopo l’allenamento del pomeriggio. Elisa Longo Borghini“Veramente difficile”. Dello stesso parere Elena Cecchini: “Probabile un arrivo in solitaria.”.

Com. Stam./foto

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